Cannavaro: lfarbitro era con loro di Roberto Condio
Cannavaro: lfarbitro era con loro Cannavaro: lfarbitro era con loro Pagliuca: «Decisivo l'errore di Albertini» PARLANO GLI AZZURRI PARIGI A giocato una partita mostruosa. Era dappertutto, non ha sbagliato nulla. Fabio Cannavaro ringrazia per i complimenti e precisa di averne già fatti altri di match del genere, anche nel Parma «dove, però, c'è Thuram che mi po' mi oscura». Poi, con naturalezza, ha qualcosa da aggiungere. E ci va giù pesante. Dapprima con l'arbitro: «E' stato vergognoso. Nella prima mezz'ora ci ha fischiato tutto contro. Sembrava di giocare contro 12. Dietro eravamo già in difficoltà perché la Francia ci pressava bene e Dallas ci ha innervositi ulteriormente, complicandoci un compito già durissimo». Secondo bersaglio, Guivarc'h: «Vedete che bel ricordino mi ha lasciato? (e mostra il cerotto che nasconde 4 punti di sutura sullo zigomo destro, frutto di una gomitata del centravanti francese, ndr). Se l'ha ammonito, vuol dire che l'arbitro ha visto tutto: e allora spiegatemi perché non lo ha espulso. Quel fallo meritava il rosso. Guivarc'h me l'aveva promesso. Ci eravamo un po' beccati in precedenza, cose normali. Lui, in¬ vece, l'ha fatta grossa. Ma prima o poi ci ritroveremo...». Adesso, però, ci sono solo questi rigori che ci fanno ancora una volta impazzire. «Già, forse dovremmo davvero esercitarci di più. Io, però, non me la sento proprio di mettere in croce chi ha sbagliato. Là, in mezzo al campo, facevo scongiuri perché la serie non s'allungasse troppo e non toccasse pure a me. Il problema è che dovevamo chiuderla prima la partita: loro hanno attaccato di più, ma le occasioni più limpide sono state nostre». La fiera dei rimpianti continua con Pagliuca: «Quando ho parato il rigore di Lizarazu, ho pensato che il più era fatto, che la strada ormai era in discesa. E mvece, Albertini ha sbagliato subito dopo. Quella, forse, è stata la botta decisiva. Avevamo un vantaggio psicologico importante e lo abbiamo sciupato al primo colpo. Io ero pronto anche a parare il tiro di Djorkaeff, ma l'hanno escluso: sapevano che lo conosco bene, forse hanno avuto paura. Comunque, usciamo a testa alta. Guai a chi parla di fallimento: lo sarebbe stato se avessimo perso 3-0 al 90'». Non accetta di avviare processi nemmeno Bergomi: «Per noi è stato un Mondiale sofferto, dall'inizio alla fine. Abbiamo dato il massimo, nelle ultime 4 partite abbiamo concesso un solo gol su rigore, siamo stati eliminati per la solita sfiga dagli 11 metri. Per cortesia, quindi, non sparate su Maldini. Personalmente, a lui devo tantissimo. Mi ha regalato un altro Mondiale, l'ultimo. Spero, anzi sono convinto, di averlo ripagato». Trova motivi di soddisfazione personale anche Pessotto: «Su Zidane ho faticato all'inizio, poi non ho sfigurato». Vieri, invece, proprio non se ne fa una ragione. Nemmeno se gli ricordano che resta pur sempre il capocannoniere del Mondiale: «Cosa volete che me ne importi. Qui conta solo arrivare fino in fondo, vincere. E noi abbiamo perso». Roberto Condio
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