Boemi: «Grazie llda è un gesto bellissimo»

Boemi: «Grazie llda è un gesto bellissimo» Il procuratore di Reggio Calabria alla Boccassini Boemi: «Grazie llda è un gesto bellissimo» «Magli attestati di stima non cambiano la situazione della giustizia nel Sud» REGGIO CALABRIA. «E' un gesto bellissimo, significativo, per il quale voglio ringraziarla pubblicamente, in privato l'ho già fatto». Dal profondo Sud della giustizia, con mille grazie. Salvatore Boemi, il procuratore aggiunto di Reggio Calabria che l'altro ieri ha restituito la delega di coordinatore della Direzione distrettuale antimafia perché in Calabria «non si può più lavorare», ha inteso così «ringraziare di cuore» llda Boccassini, sostituto del pool di Milano, che ieri s'era detta disponibile, «con molta umiltà e se ritengono che possa essere utile», ad essere applicata alla Procura di Reggio Calabria. Ed anzi aveva invitato i magistrati più anziani a fare la stessa cosa, «per non lasciare soli Boemi e i colleghi della Dda di Reggio che, tra difficoltà e senza proclami sui giornali, cercano di fare il loro dovere». Procuratore, e adesso dopo il suo gesto clamoroso? «No, fino ad ora non è accaduto nulla, ed è chiaro che se non succede nulla il mio non sarà solo un gesto, ma una presa di posizione definitiva». Insomma, dopo la notizia della restituzione della delega di coordinatore della Dda, l'hanno chiamata solo i giornalisti? «Sì, anche se devo dire che ho cercato di staccare la spina... E' chiaro che le fonti ufficiali non mi devono certo rintracciare per telefono, ma probabilmente i tempi sono diversi...». procuratore? «Sì - e sorride - sono tempi diversi». Non ci ha ancora ripensato? «Credo che quando una cosa si matura da tanto tempo non ci sia da ripensarci; gli attestati di stima di tanti colleghi non possono cambiare una situazione; caso mai possono addolcire una situazione che di per sé è abbastanza amara. Se dovesse cambiare, se cioè mi sarà data ragione sul fatto che in Calabria non si può lavorare, allora... Ditemelo voi: come si fa a coordinare, alla Procura antimafia di Reggio Calabria, un gruppo di sei o sette persone, quando ce ne vorrebbero almeno il doppio; io devo rimettermi la toga e andare a fare i processi, per un minimo di dignità, ed è quello che farò». Salvatore Boemi

Persone citate: Boccassini, Boemi, Salvatore Boemi

Luoghi citati: Calabria, Milano, Reggio, Reggio Calabria