Le tasse non frenano la Borsa

Le tasse non frenano la Borsa Il Mibtel si impenna del 2,86%. Tornano alti gli scambi. Tassi Usa fermi. Vìa al comitato per «Milano capitale finanziaria» Le tasse non frenano la Borsa // listino corre nel giorno dei capital gain MILANO. Piazza Affari non si fa spaventare dall'arrivo delle imposte sulle plusvalenze di Borsa. Anzi il Mibtel si scrolla di dosso parte delle incertezze delle ultime sedute e, sulla scia del recupero di Tokyo e il conseguente buon avvio di Wall Street (ieri, fra l'altro la Federai Reserve ha deciso di lasciare invariato il tasso di sconto al 5%), mette a segno un rialzo del 2,86% a 23.479 punti. Significativo il ritorno della liquidità, soprattutto per l'interesse dei fondi, con volumi di scambi in crescita (da 2584 a 2943 miliardi), anche se in parte a causa di un incrocio su Eni effettuato in apertura. Non è che la Borsa si sia improvvisamente innamorata delle imposte, nemmeno dell'aliquota del 12,5% che a partire da ieri colpisce le plusvalenze realizzate sulla compravendita di titoli quotati. In effetti, spiegano gli operatori, è venuto meno quel flusso di vendite che nei giorni scorsi si era abbattuto sul listino proprio a causa della confusione sulla nuova normativa. Il mercato è tornato così ad osservare i segnali di miglioramento che arrivano dal quadro internazionale, il recupero del 6,5% segnato da Tokyo negli ultimi due giorni, la stabilizzazione dello yen dopo la crisi delle settimane scorse, il segnale di dinamismo venuto dalla Cina che, abbassando i tassi, ha mostrato di voler fare la propria parte per ri¬ portare stabilità nell'area. Anche sul fronte italiano, gli analisti cominciano a ritenere possibile un accordo politico che porti il governo sino a fine legislatura. I titoli principali si sono mossi in maniera uniforme, anche se gli industriali hanno fatto qualcosa di più, forse nell'attesa di un taglio a breve del tasso di sconto che il mercato ritiene più vicino dopo le dichiarazioni di lunedì di Duisenberg sul livellamento verso il basso dei tassi europei. Bene quindi Pirelli (+4,77%) e Fiat (+3,88%), quest'ultima in una giornata condita dalle voci di un'alleanza tra Volvo e Vw, che alcuni operatori hanno interpretato nel senso di un nuovo passo nella concentrazione del settore auto. Ma tutti i titoli guida sono stati molto richiesti, in quanto nelle fasi di ripartenza il mercato tende a concentrarsi sui temi più reattivi. Eni ha guadagnato il 3,54% a 11.990 lire, mentre gli scambi sono stati gonfiati da un incrocio in apertura che ha avuto per oggetto circa 33 milioni di azioni. Il controvalore realizzato sul titolo è così balzato a 674,9 miliardi, circa un quarto di quelli dell'intero listino. Bene anche i telefonici, con Telecom (+4,35%) che non ha mostrato di soffrire in modo particolare del mancato accordo con Unisource. Tra i finanziari, spicca soprattutto Comit, che ha avvicinato il massimo storico di 11.050 lire salendo a quota 11.040 e chiudendo a 11.005 (+3,42%). In frenata apparente Bancaroma (-2,64% a 3.498 lire il riferimento). Intanto il ministro del Tesoro, Carlo Azeglio Ciampi, ha annunciato la formazione del Comitato strategico per Milano capitale della finanza. Presidente sarà il sottosegretario di via XX Settembre, Roberto Pinza. Al suo fianco, il direttore del Tesoro Mario Draghi, il sindaco di Milano Gabriele Albertini, il presidente e l'ad della Borsa Stefano Preda e Massimo Capuano, l'industriale Pietro Marzotto. Le banche sono rappresentate da Pierfrancesco Saviotti (Comit), Carlo Salvatori (Banca Intesa), Davide Croff (Bnl), Giorgio Brambilla (Bancaroma), Alessandro Profumo (Credit), Rainer Masera (Imi-S. Paolo), Divo Gronchi (Montepaschi), oltre al presidente e al direttore dell'Abi Maurizio Sella e Giuseppe Zadra; per le estere c'è Guido Rosa. Per Bankitalia c'è il direttore per la vigilanza Bruno Bianchi. Il clima di buona salute di Piazza Affari, sembra comunque invogliare le nuove quotazioni. La Borsa Spa ha comunicato ieri che la Società Ottobi e la Metalcastello hanno presentato domanda di ammissione. Il Mediocredito Centrale, invece, ha chiesto la quotazione di alcuni prestiti obbligazionari. [r. e. s.] LA RIPRESA DI PIAZZA AFFARI lUCUO

Luoghi citati: Cina, Milano, Tokyo, Usa