Addio ai concorsi-lumaca

Addio ai concorsi-lumaca Toccherà a ogni ateneo bandire e gestire le prove per coprire i posti vacanti Addio ai concorsi-lumaca Nuove regole per le università ROMA DALLA REDAZIONE II carrozzone dei concorsi universitari nazionali va a riposo. Il Parlamento ha varato un nuovo sistema, in cui saranno banditi e gestiti dalle singole università. Così, il più recente per professore associato, in piedi da quasi tre anni, dovrebbe essere l'ultimo nel suo genere. D'ora in poi, tra bando e momento in cui un docente può prendere possesso della sua cattedra, potrebbero passare meno di tre-quattro mesi. Una rivoluzione, dunque, ma la cui efficacia potrà essere dimostrata dai fatti. Ieri il Senato ha approvato il disegno di legge presentato dal ministro della Pubblica Istruzione e dell'Università Luigi Berlinguer. Ma l'iter del provvedimento è stato accidentato e ha comportato uno stravolgimento del testo originario, tant'è che il ministro - pur apprezzando il varo della riforma - ha detto che la legge «non ha il marchio Berlinguer». Fino a oggi, i concorsi universitari venivano banditi su base nazionale e questo faceva sì che la macchina si muovesse lentissimamente (tant'è, appunto, che il concorso per associati, bandito nel '96, è ancora in corso di svolgimento). D'ora in poi, invece, quando si libererà un posto, le università lo metteranno a concorso direttamente. Quanto alle commissioni, era il ministero a costituirle con un sistema complicato e molto criticato (erano una sorta di sinedrio baronale). Adesso saranno costituite per quattro quinti da membri esterni all'università, saranno elette dalla comunità scientifica e le elezioni verran¬ no organizzate dalle stesse università per posta o via telematica. La baronia non è finita ma, essendoci molte commissioni, per alcuni professori sarà più difficile fare i «boss», anche perché non si potrà partecipare a più di un certo numero di commissioni (i dettagli saranno definiti da un regolamento attuativo). Una volta bandito il concorso, la commissione esaminerà i titoli e alla fine proporrà due (o tre) persone idonee a ricoprire il posto. La facoltà dell'università che ha bandito il concorso potrà quindi chiamare uno degli idonei indicati per la nomina in ruolo. Ma la facoltà può anche deliberare di non chiamarne nessuno. In questo caso, l'ateneo in questione e anche le altre università possono chiamare gli idonei di concorsi avvenuti in altre sedi oppure bandire nuovamente il concorso. Se l'ateneo non decide sulla proposta della commissione entro 60 giorni, non potrà chiamare altri idonei per due anni né bandire altri concorsi per la stessa cattedra. Altri elementi di snellimento delle procedure sono introdotti dalle limitazioni al numero delle pubblicazioni scientifiche da presentare ai concorsi, dai limiti posti all'elezione di uno stesso professore in più commissioni e al numero di domande dei candidati. Inoltre, saranno resi più agevoli i trasferimenti dei professori e i concorsi di dottorato di ricerca saranno decentrati interamente alle università, che potranno gestirli anche in convenzione con soggetti pubblici e privati. A parte alcuni cambiamenti imposti dal Parlamento, Berlinguer si è detto «molto soddi- sfatto per la riforma». «L'università italiana entra in Europa - ha commentato -. Oggi l'Italia esce dalla palude dei megaconcorsi nazionali. Nella nuova legge c'è un buon equilibrio tra l'autonomia delle università e la comunità scientifica nazionale: da oggi non si dovrà più attendere anni per bandire un concorso, ma ogni ateneo potrà farlo quando e come vuole». L'obiettivo della riforma è ridurre i tempi da alcuni anni a quattro mesi PERSONALE DOCENTE UNIVERSITARIO DATI.RILEVATI GENNAIO 1998 PROFESSORI DI ì FASCIA 13.395 ' PROFESSORI DI II FASCIA 15.607 . RICERCATORI ' r 20.058 ALTRI [RUOLI AD ESAURIMENTO] 1.387 TOTALE 50.447 Con il concorso per professoci ordinari dell'anno 1992 sono stati.banditi 1952 posti, dei quali ne sono stati già ricoperti 1856. Con il concorso per professori associati dell'anno 1996 sono stati, banditi 3491 posti.

Persone citate: Berlinguer, Luigi Berlinguer

Luoghi citati: Europa, Italia, Roma