«Cestinate le cartelle dei pazienti guariti» di R. Cri.

«Cestinate le cartelle dei pazienti guariti» Cura Di Bella, protesta il figlio del fisiologo «Cestinate le cartelle dei pazienti guariti» ROMA. Giuseppe Di Bella accusa la commissione oncologica nazionale che sta esaminando il «metodo» anticancro del professore Luigi Di Bella di avere tolto dalla sua prima statistica «tutte le cartelle di tutti i pazienti guariti». E lo ha fatto, sostiene sempre il figlio Giuseppe, «con la scusa che appartenevano a città in cui non c'era l'osservatorio epidemiologico». Giuseppe Di Bella ne ha parlato al termine dell'incontro avuto ieri alla Camera con il presidente di Alleanza nazionale Gianfranco Fini. Durante l'incontro Giuseppe Di Bella avrebbe appunto sostenuto questa tesi che sarà resa pubblica lunedì prossimo a Milano durante un convegno organizzato al centro Cariplo al quale sarà presente suo padre. «Ho incontrato Fini - ha spiegato Giuseppe Di Bella - per annunciargli la riunione che il 6 luglio avremo a Milano, in cui ci sarà mio padre invitato da alcuni eurodeputati tra cui l'onorevole Podestà di Forza Italia e Mascardini di An. Durante la riunione si farà il punto della situazione e potremo controbattere a questi dati forniti dalla commissione oncologica e fare quindi il punto della sperimentazione». E ha aggiunto: «La cura di mio padre è nata, col passaparola, soprattutto in due città, Trento e Roma. Bene, tutti i pazienti di Trento che sono guariti, anche con casi clamorosi, - e sono 600 persone che si sono poi riunite in associazione - sono stati tutti esclusi. Il 6 verrà documentata l'inattendibilità di questa statistica». «Il dottor Di Bella - ha poi raccontato Fini ai giornalisti - mi ha espresso l'indignazione di suo padre per la manipolazione della verità da parte del ministero della Sanità nell'esame delle cartelle cliniche». [r. cri.]

Persone citate: Di Bella, Gianfranco Fini, Giuseppe Di Bella, Luigi Di Bella, Podestà

Luoghi citati: Milano, Roma, Trento