Baby-panzer Hamann è il prediletto del Trap

Baby-panzer Hamann è il prediletto del Trap Baby-panzer Hamann è il prediletto del Trap MONTPELLIER DAL NOSTRO INVIATO Chiamiamola pure squadra giurassica. Ma, intanto, la Germania dei vecchiacci (12 ultratrentenni, 8 dei quali in campo lunedì nell'ottavo col Messico) continua a vincere. E a battere record. Prendete nota: ai Mondiali, i tedeschi segnano da 18 partite consecutive, hanno perso solo uno dagli ultimi 16 match e sono fra le prime 8 per la dodicesima edizione di fila. Un'autentica corazzata. Che si esalta grazie ai suoi «senatori», anche loro sempre più in vena di primati. Capitan Klinsmann col Messico ha segnato il gol n. 47 in Nazionale: ha raggiunto Voeller e ora gli è davanti solo l'irraggiungibile Gerd Mùller (68). Klinsmann è invece salito in quarta posizione nella classifica dei bomber dei Mondiali: con i 1 gol è preceduto da Pelé (12), dal francese Fontaine (13) e dall'inevitabile Mùller (14). Ma il vero re dei record mondiali è Matthaeus. Dopo aver eguagliato quello delle edizioni (5) e migliorato quello delle partite disputate (24), lunedì ha strappato al connazionale Seeler quello dei minuti giocati (1958'). Di sicuro sappiamo che contro i croati in campo tornerà Kohler, assente l'altro ieri per uno stiramento a un polpaccio. E in mezzo al campo Vogts confermerà l'unico vero volto nuovo, il più bravo (e il più giovane) tra coloro che hanno battuto i messicani salvando la faccia nella ripresa per la terza partita consecutiva. Dietmar Hamann compirà 25 anni il 27 agosto, ha debuttato in Nazionale nello scorso novembre contro il Sud Africa (subito in gol) e alla decima presenza è già uno dei cardini del centrocampo tedesco. Figlio di un commissario della polizia criminale di Monaco, che lo ha allenato personalmente da ragazzino, «Didì» è un fenicottero che a prima vista dà l'impressione della fragilità. Oltreché preciso, invece, è pure potente. E contro il Messico, oltre a suggerire quasi tutte le trame migliori della Germania, ha pure recuperato un'infinità di palloni. Mister Utilità, tanto per essere chiari, è stato il giocatore preferito da Trapattoni nella sua ultima avventura al Bayern. Vi ricordate quello show davanti agli allibiti giornalisti tedeschi con le accuse a Strunz e compagni? Ebbene, quando qualcuno gli ha chiesto di Hamann, il Trap ha detto: «Magari fossero tutti come lui: è il giocatore più intelligente che ho». Ma i complimenti non scompongono il buon Didì. «Finora ci siam salvati con il carattere. Quei due là davanti: Klinsmann e Bierhoff sono la nostra vera forza», [r. con.l UOMINI D'ORO DI GERMANIA E OLANDA Kohler è guarito e Matthaeus, il re dei record, sarà confermato libero alle sue spalle Davids: noi apriremo un ciclo come la Jave TOLOSA DAL NOSTRO INVIATO E' lontana la delusione per la cacciata dal ritiro durante l'Europeo '96. E' sbiadito anche se non dimenticato il ricordo dei momenti difficili al Milan. L'Olanda fiorisce sulle ali di Edgar Davids. Il 25enne centrocampista che aveva dato slancio alla Juventus nella volata verso il 25° scudetto, con lo stesso impeto ha preso per mano la Nazionale olandese nel momento decisivo. Il suo tiro al 92' del match con la Jugoslavia ha portato l'Olanda ai quarti, stesso traguardo di Usa '94 quando i «tulipani» furono poi fermati dal Brasile. Soprannominato «pitt-bull», per quel suo istinto di marcatore d'assalto, Davids non cancella le difficoltà di questo inizio Mondiale: «Perché non ho giocato la partita inaugurale del girone? Chiedetelo a Hiddink». I rapporti con il citi rimangono freddi. «Solo Lippi - confida - mi ha capito a fondo in questi anni. Se sono riuscito a impormi nonostante l'esclusione iniziale lo devo ai suoi insegnamenti. Mi sono messo d'impegno, ho lavorato il doppio in allenamento. Il gol, massi, non toglietemelo per una deviazione, è la ricompensa, la rete più importante della mia vita. Nell'ultimo quarto d'ora non stavo più in piedi, ero tormentato dai crampi, non so con quali energie ho trovato la forza di colpire verso la porta». Tra l'altro, visto che la Fifa l'ha assegnato a Davids, considerando ininfluente la deviazione di Komljenovic, è il primo gol in 14 presenze. «Fra i centrocampisti sono l'ultimo arrivato. Con Seedorf (ex Samp ora al Real, ndr) mi intendo a meraviglia dai tempi dell'Ajax. La partita con la Jugoslavia dimostra che possiamo coesistere anche se nessuno dei due è un gigante. Una rivincita su Mijatovic? Lui era stato determinante nella sconfitta della mia Juve in Champions League di fronte al Real. Ma sono due avvenimenti diversi, anche se averlo eliminato mi ha fatto piacere. Non meritavano di andare avanti, sono sempre stati sulla difensiva, la partita l'abbiamo giocata soltanto noi». «Le possibilità dell'Olanda di raggiungere la finale? Calma. Gli ostacoli non mancano. Io mi auguro di emulare Cruyff e i grandi olandesi degli Anni 70. Loro hanno centrato due finali consecutive: è vero, poi le hanno perse, ma giocavano contro i padroni di casa di Germania e Argentina. A me piacerebbe verificare, nei prossimi impegni, che l'Olanda può aprire un ciclo a livello di nazionali così come la Juventus sta facendo a livello di club». [f. bad.] ;:^:::S^:S^:::::;.:Sf::: Mattheaus (a sinistra) sembra guardare minaccioso l'olandese Davids (a destra) Nella foto sopra Hamann (pupillo di Trapattoni) e sotto il et Hiddink