Baggiodue: su fidane sarei sprecato

Baggiodue: su fidane sarei sprecato Il centrocampista azzurro indica Pessotto quale migliore soluzione per fermare il francese Baggiodue: su fidane sarei sprecato «Sarà una finale anticipata. Molto dipenderà da Del Piero» SENLIS DAL NOSTRO INVIATO Da giorni gli hanno appiccicato l'etichetta di anti Zidane. Una parte che Dino Baggio non è per nulla entusiasta di interpretare venerdì sul palcoscenico dello Stade de France. Finora il centrocampista del Panna ha marcato a uomo soltanto il cileno Estay, poi Maldini l'ha utilizzato a zona, senza imbrigliarlo in marcature che potessero limitare le sue incursioni. Baggio è il propellente del centrocampo, è il giocatore delle sortite improvvise e dal tiro a lunga gittata. Frenarlo con compiti tattici di pura rottura, potrebbe rivelarsi controproducente per una Nazionale che deve vincere con la Francia e non soltanto limitare i danni. Dino Baggio ha sentito puzza di bruciato, ha paura che Cesarone si convinca davvero che lui su Zidane è il massimo. E anche senza fare polemica fa sentire il proprio parere: «Io mi sacrifico volentieri, certo che se devo occuparmi di Zidane non posso spingermi in avanti come faccio di solito». Forse Baggiodue ha paura di scottarsi, teme che il suo Mondiale finora impeccabile, possa essere macchiato da un compito difficile, contro un giocatore che è fermo da due turni e quindi ha più da spendere di lui: «Zidane lo conosciamo bene, è velocissimo nei cambi di ritmo e direzione. Con lui c'è sempre il rischio di una figuraccia. Posso adattarmi, però sarebbe meglio se potessi sfruttare le mie doti, per esempio gli inserimenti a sorpresa». Nel suo passato da azzurro c'è un precedente importante. A Wembley fermò MacManaman e questo potrebbe spingerlo verso Zidane. Ma Baggio spera ancora che Maldini abbia altre soluzioni: «L'uomo giusto sarebbe Pessotto che lo conosce bene. E' vero che nel Parma ci occupavamo del francese Sensini ed io, ma in un conte- sto tattico diverso. Qui a centrocampo ci sono già altri giocatori che devono adattarsi a ruoli cui non sono abituati. Snaturare ancora un centrocampo che spesso è in difficoltà non mi pare una mossa azzeccata. Anche se per il bene della Nazionale si fa questo e altro». Ma se gli capiterà di marcare Zidane, promette di non prenderlo a calci come teme Thuram. «So che ha detto di augurarsi che non gli dia legnate. Figuriamoci, non le ho mai date a nessuno. A proposito di Thuram, ieri Cannavaro l'ha sentito al telefono e me l'ha passato, ma io l'ho solo salutato. Fino a venerdì sera non voglio conoscerlo». Domani Maldini ci dirà a chi toccherà Zidane. O forse sapremo tutta la verità soltanto venerdì pomeriggio. Intanto Baggio bis aspetta la solita telefonata di Tardelli, il suo idolo, con il quale ha un filo diretto: «Spero che mi chiami come sempre alla vigilia della partita. Mi dà una grande carica. Zidane è bravo, ma lui è un'altra cosa. Comunque, tutti abbiamo bisogno di essere al massimo, perché contro il Paraguay non ho visto una Francia in difficoltà. Uscire adesso sarebbe triste, battere i francesi potrebbe darci la possibilità di arrivare lontano perché poi avremmo avversari abbordabili. Non ho dimenticato la finale del '94, mi è rimasta dentro ancora tanta rabbia. Noi abbiamo sempre fatto bene con le squadre forti e la Francia lo è. Molto dipenderà anche da Del Piero. Spero che quella di venerdì sia finalmente la sua partita». Anche perché secondo Baggiodue quella con la Francia sarà «una finale anticipata. Loro sono al livello di Brasile e Germania. E anche noi possiamo vincere il titolo». Fabio Ver gnano Ff?AfyCJE C O II l> ti O U M O N t> i Dino Baggio. Sarà lui l'anti-Zidane?

Luoghi citati: Brasile, Francia, Germania, Paraguay