Derby da hooligans: birra e pugni

Derby da hooligans: birra e pugni IN Al TEPPISTI Derby da hooligans: birra e pugni Una città nel terrore, in preda alle follie SAINT-ETIENNE EL campionato di follia _ che ogni tanto perseguita i Mondiali, l'altra sera si son menati tutti: inglesi contro la polizia; tunisini contro gli inglesi; argentini contro i tunisini; polizia contro i tunisini; francesi contro gli inglesi. L'occasione era Argentina-Inghilterra, a Saint-Etienne, partita che il Sun presentava così: in copertina Beckham vestito da Madonna che canta la canzone di Evita; nel paginone centrale il solito tappetino per le preghiere con il posto per le ginocchia segnato dal dirty, sporco, Maradona e dal generale Gualtieri, quello che perse alle Falkland. Tra una rozzezza e l'altra, quello che è successo l'altra sera era in fondo scontato. Botte da orbi, 50 fermi (e un tifoso francese subito condannato a 1 anno di reclusione per aver pestato uncittadino svizzero) e ieri tutti allo stadio insieme a far festa. Non sforziamoci di capire. Il pretesto non s'è capito bene qual era. Ma serve davvero un pretesto? C'era il megaschermo a place Jean Jaurès, Olanda-Jugoslavia, e migliaia stravaccati a fischiare e far tifo. Argentini, inglesi, francesi, arabi. C'erano cordoni infiniti di gendarmi a bloccare tutte le vie d'accesso. Inglesi belh gonfi di birra che cantavano insulti agli irlandesi, e nessuno che ci faceva caso. Alla fine della partita, un po' d'insulti ai francesi. Poi, d'improvviso, venti maghrebini si sono accapigliati con un gruppo di tifosi d'oltremanica. E' partita la prima carica. Pochi minuti di urla, violenza, piazza sparpagliata. Altri tafferugli nelle vie attorno al centro. Tutti contro tutti. Alla fine dei fumi e delle grandi scazzottate, i 50 fermi. Nel giorno che veniva, era già tornata la calma. L'attesa della partita se n'è andata così, in maniera persino inattesa dopo quel- l'ambaradam della vigilia. Balli, canti e feste e birra a gogò. Solo dalle 11 di sera bar e locali tutti chiusi. Il prefetto di Saint-Etienne Yves Audouin ha chiamato i giornalisti e ha elencato i danni della sfida folle di place Jean Jaurès. Gli hanno contestato l'eccessivo spiegamento di forze dell'ordine e la risposta troppo dura dei gendarmi. Lui ha spiegato: «La nostra non è una città come Marsiglia, è molto più piccola, non è abituata a questo genere di cose. Abbiamo preso queste misure eccezionali dopo quanto è avvenuto a Lens e a Marsiglia. Non potevamo francamente fare altrimenti. Però, adesso la situazione è sotto controllo». E nel pomeriggio che si avvicina alla partita Saint-Etienne è solo una città percorsa dagli inglesi. Nudi, sporchi e bevuti. Tutto normale. Marco Contini, cronista del Manifesto, è arrivato in treno con un gruppo di loro alle 12,14. In tre seduti accanto a lui. Uno all'altro: «C..., mi ridai i soldi». L'altro, sorridendo: «Aspetta...». Sono partiti tre cazzotti sul naso da far tremare Tyson. Schizzi di sangue dappertutto, i jeans di Contini sembrano verniciati. L'altro ha dato tranquillamente al pugile 60 sterline prima di andare al bagno a lavarsi. Quand'è tornato, chiacchieravano tutti tranquillamente. Scendono cantando. Place Jean Jaurès è il solito bivacco. Cori e danze argentine che passano. In¬ glesi che brindano. Sul taxi che va allo stadio, dalla centrale, gracchiando alla radio, «Monsieur Deprost ringrazia il signore e tutti i taxisti che l'hanno salvato dall'aggressione degli hooligans». E' l'Inghilterra in mondovisione. La parte migliore ai mondiali la nascondono sempre. Come ieri sera, a fine gara. S'inizia con botte da orbi e lanci di bottiglie di birra in piazza Jean Jaurès, tra nordafricani che tifavano Argentina e hooligans. E poi tutti insieme contro la polizia. A ogni lancio una carica, la cattura del «lanciatore», qualche colpo assestato all'immancabile fotografo e via così. Gli scontri sono sparsi per tutto il centro città, la polizia fatica a incanalare i tifosi verso la stazione, dove ci sono treni pronti a portarli via da Saint-Etienne. Vengono operati una decina di fermi ma la follia dura tutta la notte: che tocca solo i tifosi rimasti senza biglietti e non gli spettatori allo stadio. Quelli sono già a letto da un pezzo. Pierangelo Sapegno Guerriglia in centro per tutta la notte Decine gli arrestati Calci e botte da orbi: così i «tifosi» inglesi e quelli argentini hanno preparato il match di ieri sera, scontrandosi anche con maghrebini e arabi, oltre che con la polizia francese CINQUE TIPI DI TEPPISTI Al RAGGI-X GII INGLESI PER L'ALCOL I TEDESCHI: PER.: >uncA POI ITUNISJI VFiyftFtnrA m ARGENTINI DELINQUENZA Sono quelli della palma d'oro fra i cretini. Middle class in vacanza, jeans o bermuda e la maglietta dell'England. Qualcuno sul lavoro, sotto giacca e cravatta, porta i tatuaggi più beceri. Diventano incontenibili quando bevono. E bevono sempre. Si mischiano agli hooligans veri, Paul Oodd in testa. Sono gli liools politicizzati. La maggior parte viene dalla Germania dell'Est. Giovani, qualche (raro) disoccupato, per lo più studenti. Teste rapate e orecchini anche sul naso.Girano con il cellulare. Uno degli arrestati di Lens ha scrìtto al papà: «Sono in lacrime. Aiutami. Qui sono tutti cattivi e francesi». Insultati e derisi a Marsiglia, alla prima uscita, si sono coalizzati. Hanno preso solo botte, e la colpa, da alcuni giornali inglesi. Sono spuntati a Tolosa, Lens, : Lilles, dove c'erano i tifosi di Sua Maestà per provocare e vendicarsi. Coltelli e bottìglie rotte al posto degli stracci lavavetri. Perii resto,identici. Sono una netta minoranza in mezzo alla folla biancoceleste che segue le imprese di Bavistuta & C. Nazionalisti sfegatati, ma anche scippatori veloci di coltello. E' diffìcile capire se sono davvero tifosi in trasferta, o più semplicemente piccoli malavitosi in viaggio premio che non si dimenticano mai di lavorare. Fra i cretini, sono gli ingenui, | malati di grandeur. Scippati dagli argentini, menati | dai tedeschi, insultati dagli inglesi. 1 Da Lens in avanti hanno deciso I di rispondere per le rime. II risultati li sappiamo. I Molte volte si trovano nello stesso fronte con i tunisini, in nome dello stesso spirito anti-inglese.

Persone citate: Beckham, Gualtieri, Maradona, Marco Contini, Paul Oodd, Pierangelo Sapegno, Place Jean Jaurès

Luoghi citati: Argentina, Falkland, Germania Dell'est, Inghilterra, Jugoslavia, Marsiglia, Olanda, Tolosa