Brinda l'Argentina inglesi ko ai rigori
Brinda l'Argentina inglesi ko ai rigori Con la Croazia, completa i quarti la squadra di Passarella, dopo una lunga battaglia contro gli avversari in dieci Brinda l'Argentina inglesi ko ai rigori ST-ETIENNE DAL NOSTRO INVIATO Dopo 21 giorni e 55 partite povere di guizzi, Francia '98 mostra il primo gioiello degno di entrare nella galleria delle sfide più vibranti della storia dei Mondiali. Di fronte nell'ottavo più atteso, che richiama vicende e rancori non soltanto pallonari, Argentina e Inghilterra sfornano emozioni per 120': 4 gol, due rigori, Beckham espulso a inizio ripresa, molti calci ma anche molto calcio con le magìe di fuoriclasse giovani (Ortega) e giovanissimi (Owen). Poi, decide la prima serie di rigori dell'ultimo Mondiale: al secondo tiro Seaman para su Crespo e Roa su Ince, al quinto Roa si ripete su Batty e passa l'Argentina, regina dal dischetto come nel '90 contro jugoslavi e azzurri. Sulle tribune, le cose comincia- no subito male. I tifosi sono incredibilmente mischiati, ma gli hooligans per fortuna non hanno biglietti. Gli inni sono una cosa triste: gli inglesi fischiano e cantano su quello argentino, i sudamericani ricambiano. In compenso, il campo regala un avvio indimenticabile con due protagonisti, l'arbitro e Owen. Il danese Milton Nielsen usa un metro tutto suo: tollera tantissimo lontano dalle aree, ma quando la palla entra nei 16 metri fischia ogni parvenza di contatto. Così è rigore al 5', quando Seamen esce su Simeone e, forse lo ostacola in scivolata col ginocchio. Batistuta diventa il re dei bomber argentini al Mondiale (9 gol, staccati Stabile e Maradona) e dedica 1' 1-0 al suo terzo figlio Joaquin, nato lunedì, con il gesto della culla inaugurato da Bebeto a Usa '94. Prima di fischiare il primo fallo vero di una partita decisamente virile (12': Zanetti su Le Saux), al 9' Nielsen rimette le cose a posto dal dischetto. Il diciottenne Owen, lanciato da Scholes, s'invola e in area va a cercare Ayala per poi buttarsi da consumato marpione. Shearer pareggia, Roa subisce il primo gol del suo Mondiale. Il «Wonder Kid» del Liverpool, poi, al 16' inventa la cesa più bella di Francia '98. Riceve da Beckham sul cerchio del centrocampo, controlla di tacco, corre come un razzo, resiste alla carica di Chamot, mette a sedere Ayala, infila in dia- gonale Roa. Splendido. Quasi come il miglior Maradona, quello di Messico '86, l'anno della «mano di Dio», appunto. Vendetta è fatta. Invece no. Perché se è vero che Ince e Scholes hanno l'occasione del 3-1, è l'Argentina che tiene palla e fa gioco con l'imprendibile Ortega e il gran lavoro degli «italiani» del suo centrocampo. Sono due di loro, in pieno recupero, a confezionare il 2-2 su punizione dal limite che avranno provato centinaia di volte nel ritiro-bunker dell'Etrat. Dopo la finta di Batistuta, Veron tocca a Zanetti in area: l'interista è solo, controlla e segna di sinistro. L'Argentina intasca un altro mezzo punto a inizio ripresa. Al 2' glielo regala una follia di Beckham: steso da Simeone, lo Spice Boy reagisce da terra colpendo con un calcetto il nerazzurro. Finisce qui il Mondiale di David, bello e scellerato, che il Sun di ieri aveva usato per un fotomontaggio appiccicandone il volto sul corpo di una Evita Peron che cantava «Don't cry for me, Argentina». E invece a piangere per colpa del promesso sposo di Victoria è proprio l'Inghilterra, rimasta in 10 a contenere gli argentini, padroni del campo e illuminati da Ortega e Veron che nei primi 15' danno tre palloni d'oro (sfruttati male) a Lopez. Per provare a vincere, Passarella ha il coraggio di togliere Batigol (e Lopez) e dì rilanciare Crespo e Gallardo. Ma dopo l'ennesima fuga da brividi di Owen è l'arbitro a tornare protagonista, stavolta in positivo: al 32' sorvola su un mani in area di Adams che si-ripara da un cross ravvicinato di Chamot; al 35' annulla un gol di testa di Campbell (fallo di Shearer su Roa). Supplementari. Niente golden gol, ma subito ci potrebbe essere un rigore per gli inglesi (mano di Chamot). Evidentemente, come nell'86, Dio non sta con la Regina. Roberto Condio Arbitro: MILTON NIELSEN (Danimarca) 4 Reti: 5' pi Batistuta rig., 10' Shearer ng , 16' Owen, 46' Zanetti. Espulsi: Beckham Rigori: Berti gol: Shearer gol, Crespo paralo, Ince parato, Veron gol: Merson gol, Gallardo gol; O^en gol, Ayala gol: Batty parato ARGENTINA INGHILTERRA [3-5-2] £ ROA 6,5 VIVAS 6 AYALA 5,5 CHAMOT 5 ZANETTI 6,5 ORTEGA 7 ALMEYDA 6 VFRON 7 SIMEONE 6,5 BATISTUTA 6 [dal 22' st) CRESPO 5.5 LOPEZ 5,5 [dal 22' st] GALLARDO 6 All.: Passarella 6,5 [3-5-2] g SEAMAN 6 NEVILLE 6 ADAMS 5,5 CAMPBELL 5,5 ANDERTON 6 [dal 8' pts] BATTY sv BECKHAM 4 INCE 6 SCHOLES 6 [dal 33' st] MERSON 6 LE SAUX 6 [dal 26' st] SOUTHGATE 6 SHEARER 6,5 OWEN 7.5 AIL: Hoddle 6 Batistuta festeggia il suo gol; poi verrà stranamente sostituito da Passarella
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