Il Covered Warrant è finalmente sbarcato anche in Piazza Affari

Il Covered Warrant è finalmente sbarcato anche in Piazza Affari Il Covered Warrant è finalmente sbarcato anche in Piazza Affari Le prime innovazioni di questo strumento finanziario cominciarono con gli Anni Ottanta Il «warrant» puro (letteralmente «mandato») è un titolo emesso sul mercato primario da società quotate ai fini di raccogliere capitale. Spesso i warrant sono emessi congiuntamente all'emissione di obbligazioni o azioni. Il warrant, ad un prezzo definito premio, conferisce il diritto di acquistare (cali warrant) o vendere (put warrant) il titolo a cui è legato (sottostante) ad un prezzo prefissato (prezzo di esercizio) in un arco di tempo predefinito. Le prime innovazioni di questo strumento finanziario si ebbero negli Anni Ottanta, e si trattò principalmente di «manipolazioni» del warrant originale attraverso la ridenominazione in valute diverse o attraverso proposte di date di esercizio diverse. Un ulteriore allontanamento dal warrant originale si ebbe quando tra i titoli di riferimento dei Covered vennero inclusi indici di Borsa, tassi di interesse e valute. Il termine «covered» esprime il concetto di copertura e deriva dal fatto che i primi covered warrant furono emessi da investitori istituzionali per «coprire» aree troppo esposte del loro portafoglio. Se ad esempio erano troppo esposti ad una determinata valuta, emettendo dei covered warrant potevano incassare il premio e nel contempo limitare i danni in caso di oscillazioni troppo importanti del tasso di cambio. Per i covered warrant ufficialmente quotati in Borsa la trasparenza nella definizione del prezzo è assicurata: la Borsa provvede a rendere pubblici a fine giornata i prezzi ufficiali: apertura, ufficiale (media della seduta) e di riferimento (media dei prezzi dell'ultimo 10 per cento di quantità scambiate). Una maggiore liquidità è inoltre garantita dalla presenza di un'istituzione finanziaria che si impegna a quotare in maniera continuativa prezzi denarolettera a titolo di market maker. Ciò consente all'investitore di monetizzare il proprio guadagno tramite transazioni sul mercato secondario. I VANTAGGI Oltre alle caratteristiche di quotazioni pubbliche e di liquidità, i covered warrant presentano diversi vantaggi rispetto agli altri strumenti derivati. Innanzitutto il taglio minimo richiesto per ogni transazione è ridotto, rendendo in tal modo questo strumento accessibile a tutti gli investitori attivi presenti sul mercato. A titolo di esempio, con poco più di 7 milioni è possibile acquistare 1000 covered warrant (lotto minimo) sull'indice Mib30 che controllano un nominale pari a 1000 indici Mib30. Il contratto future sul Mib30 o l'opzione controllano un valore nominale che è pari a 10.000 indici Mib30. Se poi estendiamo l'analisi iniziata con l'esempio precedente, dobbiamo sottolineare il fatto che il future, come la vendita di opzioni, richiede l'apertura di un conto margini. Questo significa fornire garanzie, rivalutare la posizione del margine ogni giorno, rifornire il conto secondo le necessità: procedure lunghe e complesse che richiedono un impegno quasi a tempo pieno. Nel caso di un covered warrant, nonostante il profitto teorico sia illimitato nel caso di un'opzione di acquisto (cali), le perdite restano contenute e so¬ no limitate al premio pagato (ved. grafico 2). Questa è una grossa differenza rispetto al future, per il quale le perdite, come i guadagni, sono direttamente legati al valore del sotto¬ stante e quindi potenzialmente illimitati (ved. grafico 3). Ma se con il warrant le perdite sono limitate, le possibilità di rendimento restano importanti a causa della maggiore vo¬ latilità di questi derivati rispetto al sottostante. Anche l'orizzonte-tempo risulta favorevole agli obiettivi d'investimento. Avendo scadenze tra i 12 e i 24 mesi il warrant si presta meno a ragionamenti speculativi di brevissimo termine e si inserisce più facilmente in una strategia di investimento. La struttura dello strumento consente sia di «giocare» al rialzo o al ribasso, sia di proteggere il proprio portafoglio da alcune esposizioni al rischio. Bimane da sottolineare che il prodotto consente guadagni importanti in quanto è soggetto ad un'alta volatilità: il suo valore varia, in genere, in modo più che proporzionale rispetto al valore del sottostante. Le negoziazioni per questi prodotti sono semplici come per le azioni. Gli ordini, immessi sul Mercato Telematico Azionario, possono essere senza limiti di prezzo (Esegui comunque - Eco), possono avere parametri di quantità (Esegui o Cancella - Eoe), essere attivi sino ad una certa data (Vsd), ecc. Come per le azioni, l'informazione relativa ai prezzi è pubblica. Alla pagina 343 di televideo vengono aggiornati in continuo i dati relativi alle quotazioni dei Warrant Citibank. Il Sole 24 Ore, Radiocor, Reuters e Bloomberg sono altre fonti di dati sugli scambi e sui prezzi. UN MERCATO CON UN FUTURO? E' ancora presto per poter fare delle valutazioni riguardo al mercato italiano, poiché le contrattazioni ufficiali sono state aperte solo nel giugno del '98. ' Ma gli sviluppi in Germania e in Svizzera illustrano la maturità di questo prodotto sia in termini di profondità che in termini di liquidità. Da fonte Citibank, leader in Germania, risulta che in questo Paese nel 1997 sono stati emessi 6500 covered warrants per un volume di premi di 80.000 miliardi di lire. In Svizzera nello stesso anno hanno avuto luogo soltanto 812 emissioni, ma il valore dei premi era di oltre 63.000 miliardi di lire. Cali Warrant Prezzo di mercato del sottostante PREZZO DI ESERCIZIO: 26 PREMIO: 3 In questo esempio, l'acquirente ha diritto di acquistare il titolo sottostante per, poniamo, 26 Euro. Finché il prezzo del mercato non raggiunge il prezzo di esercizio, l'acquirente non ha alcun interesse ad esercitare l'opzione. Infatti, al punto A, è meglio comperare l'azione a 23 sul mercato piuttosto che esercitare l'opzione a 26... Al punto B, il mercato è a 27. Quindi l'acquirente può esercitare l'opzione e incassare 1 Euro per warrant (27-26). Dato che il premio era di 3, la posizione netta consiste in una perdita di 2. Al punto C, invece, ad un prezzo di mercato di 32, il profitto dell'acquirente sarà di 32-26-3=3. Maggiore è il prezzo di mercato, maggiore è il profitto dell'acquirente. Al punto D. sarà di 35-26-3 cioè 6 Euro. L'acquirente ha un secondo vantaggio con i covered warrant quotati sul mercato. Non ha bisogno di aspettare la daia di esercizio per incassare il suo guadagno. Infatti, se il prezzo di esercizio è di 26, e il prezzo di mercato del sottostante è di 32, il valore minimo del warrant è di 6 e può essere venduto sul mercato secondario. Put Warrant warrant -> * Prozio di itwrcato del sottostante PREZZO DI ESERCIZIO: 26 PREMIO: 2 In questo esempio, l'acquirente ha il diritto di vendere a 6. E' ribassista, poiché spera che il prezzo scenda al di sotto di questo valore. Se il prezzo scende a 3.50, l'incasso è di 2.50 (6-3.50). E il profitto netto del premio è di 0.50 (2.50-2) per contratto. Se il prezzo è fra il 4 ed il 6, l'acquirente ha un incasso positivo, ma una perdita, dovuta al costo del contratto. Per valori superiori l'acquirente non ha interesse a vendere a 6, quando potrebbe vendere al prezzo di mercato! utite a per contratto Futare Prezzo di mercato del sottostante PREZZO D'ACQUISTO: 26 PREMIO: 2 Nel future l'acquirente ha l'obbligo di portare a termine il contratto. Quindi, tenendo conto di un costo del contratto di 2, inizia ad avere un profitto quanto il prezzo di mercato è di 28. E le perdite (nel caso in cui il mercato sia inferiore a quello indicato nel contratto) possono essere quasi illimitate (fino ad un prezzo zero del sottostante). Si deve comunque sottolineare che questa perdita è teorica: si ha nel caso in cui l'acquirente rivenda il sottostante.

Persone citate: Bloomberg, D'acquisto, Eco

Luoghi citati: Germania, Svizzera