Il mondo osceno dei ragazzini

Il mondo osceno dei ragazzini LA LETTERA DI O.d.B. Il mondo osceno dei ragazzini GENTILE Signor Sicari, è vero che spesse volte la giustizia manca clamorosamente al suo compito e si dichiara impotente a rimettere a posto le cose che non vanno. Toccherebbe allora a noi cittadini protestare anche per i figli degli altri e imporre un nuovo codice più adeguato alle colpe. Ma, purtroppo, non si riesce a farri sentire abbastanza o non si ha abbastanza persistenza nello stimolare la giustizia. Il guaio è proprio quello che ci siamo ridotti a essere. «Chi abusa dei minori per atti osceni viene duramente contestato dalla gente comune», lei dice, gentile Signor Sicari, «'ma anche in questo caso non mi pare che esista una forte convinzione giuridica capace di reprimere il malcostume morale. Rendersene conto è tristemente facile. Basti pensare al diffondersi della sessualità sfacciatamente esibita e all'ingiustificato e invadente turpiloquio, che Il mooscdei rag ndo eno azzini non può certo dissuadere individui già psicologicamente deboli dal procacciarsi il facile piacere, anzi, le provocazioni e gli ammiccamenti sessuali alimentano la spasmodica voglia di provare emozioni sempre più forti, finendo con l'abolire ogni confine tra il lecito e l'illecito. Ceda chiedersi cosa sarà di una società dove si consuma una quantità impressionante di immagini ambigue. Io credo che ripristinare una certa eleganza nel parlare e nel diffondere immagini forti sia l'unico deterrente per non saccheggiare anche quel poco di bello e pulito che ci resta. Diversamente a cosa andremo incontro se non a una barbarie?...». Purtroppo ci siamo già dentro, gentile Signor Sicari e siamo stanchi. Mi viene in mente il titolo di quel famoso libro di Elsa Morante: // mondo salvato dai ragazzini. Ci abbiamo retoricamente creduto, ma oggi suona come un'irrisione alla nostra stupidità. Povera, glande e generosa Elsa. Basta pensarci, quando ci capita di essere coinvolti in qualche riunione e manifestazione di ragazzini. Le fresche labbra di ragazzini e ragazzine sempre più simili gli uni e le altre, le altre e gli uni non smettono di cercare di superarsi in oscenità. La loro nuova lingua consta di poche parole, ma non ce ne una che sia pulita. Oreste del Buono Gentile Signor Del Buono, lo sfruttamento del lavoro minorile e l'abuso perverso dell'innocenza dei bambini pone tutti gli adulti e la giustizia di fronte a gravi responsabilità. In quanto ai ragazzini che subiscono forti condizionamenti psicologici a causa di maltrattamenti fisici, non esiste un pari trattamento che valga da equa condanna per la volgare «attività» degli sfruttatori. Contro di loro la giustizia prevede sanzioni ridicole, suscitando la rabbia dei cittadini che, se dessero libertà all'istinto, reagirebbero martoriando chi è fautore e complice di gesti disumani.... Fabio Sicari, Bergamo

Persone citate: Del Buono, Elsa Morante, Fabio Sicari, Oreste Del Buono, Sicari

Luoghi citati: Bergamo