L'Enel è tornata in attivo

L'Enel è tornata in attivo E decolla la Spa L'Enel è tornata in attivo ROMA. L'assemblea Enel ha approvato il bilancio '97 - che per la sola spa si è chiuso con un utile di 970 miliardi - ed ha fatto un passo avanti verso la privatizzazione. E' stato infatti dato il via libera alla costituzione di una società per azioni alla quale verrà conferito, entro un anno, il ramo aziendale relativo alla produzione di energia elettrica, in conformità con quanto disposto dall'atto di concessione, che prevede appunto la liberalizzazione del settore. Questi «i numeri» principali dell'Enel: a livello consolidato l'utile netto ha toccato i 3327 miliardi, con un balzo del 49,5% (6412 miliardi quello lordo, + 11,5%). Inoltre, in seguito alla decisione di corrispondere agli azionisti un dividendo di 76 lire ad azione, al ministero del Tesoro verranno versati 922 miliardi. Con la ratifica da parte dell'assemblea delle decisioni prese da un precedente cda, sono quindi stati chiusi i conti '97 della spa elettrica, conti che in una fase iniziale avevano evidenziato un «rosso» per 124 miliardi di lire, in conseguenza della decisione di procedere ad accantonamenti per 1490 miliardi, per fare fronte ai minori introiti derivanti dalla revisione degli oneri nucleari. L'authority per l'energia aveva però giudicato eccessiva la manovra finanziaria; l'Enel ha così rivisto il peso degli oneri nucleari sul bilancio, prevedendo minori entrate nei prossimi anni per soli 390 miliardi, cifra per la quale è stata eseguita la svalutazione straordinaria. E' stata deliberata anche la cessione delle quote di partecipazione in Nersa all'Edf, e l'autorizzazione alla partecipazione ad iniziative societarie all'estero per la realizzazione e gestione di impianti elettrici. La futura privatizzazione dell'Enel non vedrà né la Ifi, né la Ifil tra gli azionisti. Neppure la Fiat è interessata all'ente per l'energia elettrica. Giovanni Agnelli ha affermato che «tutti i mezzi a disposizione, tutto il credito e l'autofinanziamento della Fiat verrà dedicato al business primario, che è l'automobile, gli autocarri e trattori, le macchine di movimento terra». Umberto Agnelli ha ribadito che «oggi come oggi le partecipazioni della Ifil sono quelle che sono. Quello a cui tendiamo è che si sviluppino nel modo migliore possibile». [r. e. s.] Franco Tato

Persone citate: Franco Tato, Giovanni Agnelli, Umberto Agnelli

Luoghi citati: Roma