La visita? Si prenota in farmacia di Daniela Daniele

La visita? Si prenota in farmacia I nuovi servizi previsti dalla convenzione con il governo. Federfarma: serviranno due mesi La visita? Si prenota in farmacia E i disabili potranno ricevere le medicine a casa ROMA. Dovete prenotare una visita specialistica oppure un esame? Siete anziano non autosufficiente o disabile e avete bisogno di ricevere subito i vostri farmaci a casa? Potrebbe essere finita l'era delle code estenuanti e dei disagi per le fasce più deboli della popolazione che ha difficoltà di movimento. Le farmacie, infatti, aiuteranno i cittadini a risolvere alcuni problemi di ordinaria sanità. Tra poco sarà possibile fare le prenotazioni oppure ottenere le medicine al proprio domicilio, se si rientra nelle categorie di assistiti interessate, rivolgendosi alla propria farmacia di fiducia. Qui, grazie al collegamento con i centri unificati di prenotazione, si potranno ottenere informazioni sui luoghi e i tempi di attesa e fissare gli appuntamenti necessari. Tutto questo è previsto dalla convenzione fra Servizio Sanitario Nazionale e farmacie, rinnovata lo scorso venerdì in Consiglio del ministri, che prevede la possibilità di dare il via a nuovi, importanti servizi. La convenzione potrà essere applicata grazie a una serie di accordi che verranno stipulati con ogni Regione. Grazie poi a ulteriori patti integrativi, i servizi forniti potranno essere potenziati e mirati alle specifiche esigenze locali. Fino a qui le buone intenzioni. E ci si augura che tra il dire e il fare non ci si metta di mezzo il solito mare delle lentezze e della disorganizzazione. «Ce 10 auguriamo davvero», commenta Giorgio Siri, presidente di Federfarma, l'organizzazione che rappresenta 16 mila farmacie sul territorio nazionale. «Anche se - aggiunge -, temiamo che, come già accade per altri servizi, si possano creare disparità tra Regioni più diligenti e altre meno sollecite, a solo danno degli utenti». Il servizio di prenotazione attraverso le farmacie funziona già, in via sperimentale, in alcune Regioni (una di queste è 11 Piemonte), «ma soltanto grazie all'iniziativa volontaristica delle organizzazioni dei farmacisti - precisa Siri - e soprattutto laddove le farmacie hanno sistemi informatici compatibili con quelli delle Regioni, delle Province e dei Comuni». Un paio di mesi (per dar tempo alle Regioni di stipulare gli accordi sul modello dell'accordo quadro nazionale), assicura Siri, e poi il meccanismo si dovrebbe mettere in moto in tutta la Penisola. «Se l'attività verrà ben distribuita sul territorio - osserva il presidente di Federfarma -, non sarà neppure necessario pensare ad aumentare il personale in farmacia. Saranno poi i cittadini, andando a richiedere un servizio che è ormai un diritto, a fungere da stimolo perché questo sistema si avvìi al più presto». La convenzione, contrattata presso il ministero della Sanità tra le Regioni e la Federfarma (per le farmacie private) e l'Assofarma (per quelle pubbliche), andrà in vigore dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del decreto del presidente della Repubblica. In virtù di questa convenzione, che viene rinnovata ogni tre anni, le farmacie garantiscono la stessa assistenza farmaceutica su tutto il territorio nazionale e uguale qualità di servizio. Le farmacie forniscono inol- tre, in tempo reale, i dati sul consumo di farmaci in modo che il ministero della Sanità possa seguire l'andamento delle situazione sanitaria e prendere i provvedimenti necessari per tutelare la salute collettiva; secondo questo accordo, devono anche trasmettere al ministero i dati necessari per verificare il movimento della spesa e collaborare nei programmi di prevenzione ed educazione sanitarie. Daniela Daniele In base a una convenzione firmata tra il Servizio sanitario nazionale e Federfarma dalla fine dell'estate sarà probabilmente possibile prenotare in farmacia le visite specialistiche e le analisi

Persone citate: Giorgio Siri

Luoghi citati: Piemonte, Roma