GLI OCCHI STRABICI DI BLAIR di Boris Biancheri

GLI OCCHI STRABICI DI BLAIR BILANCIO DI UNA PRESIDENZA GLI OCCHI STRABICI DI BLAIR VERSO la fine del semestre di presidenza italiana della Comunità Europea del 1990, l'Economist pubblicò un acido articolo in cui la guida italiana della compagine europea era paragonata a quella di un autobus condotto dai fratelli Marx. I tempi, a dir la verità, erano stati difficili. La Jugoslavia stava andando in pezzi e mai prima di allora si erano viste così profonde divergenze tra i Paesi europei: la Germania affrettava il riconoscimento delle nuove Repubbliche, altri volevano ritardarlo e l'intelligente e adrenalinico Gianni De Michelis moltiplicava le riunioni nel tentativo di tenere insieme il vacillante carrozzone dell'Europa. A conclusione di un semestre di presidenza britannico si può ricambiare il giudizio dato allora dall'illustre settimanale inglese perché questo turno di presidenza (mi permetterò di dissentire da quanto lo stesso Primo Ministro britannico ha scritto ieri su questo giornale) è stato tutt'altro che felice. A giudicare dalle apparenze, e per restare in campo cinematografico, verrebbe da paragonarlo a un film di Jacques Tati, dove legnosità e contraddizioni del protagonista si uniscono alla sua convinzione di essere ineccepibile e disinvolto. Il semestre britannico è incominciato con la crisi irachena: la Gran Bretagna ha lasciato l'Europa da parte e si è sintonizzata su Washington, accentuandone gli umori battaglieri e prendendo le distanze dalla missione di Kofi Annan. La politica estera e di sicurezza europea, ancor più che fallire, non ha dato segni di vita. Poi è venuto l'infelice viaggio medio-orientale del ministro degli Esteri Cook, lo sgarbo di un pranzo cancellato dagli israeliani all'ultimo minuto e l'annuncio intempestivo che tutto si sarebbe aggiustato in un summit a Londra che di fatto non ha mai avuto luogo. Il vertice monetario dei primi di maggio, che ha consacrato la lista dei Paesi aderenti all'Euro, si è chiuso come sappiamo sulla diatriba franco-tedesca sulla presidenza della Banca Centra- Boris Biancheri CONTINUA A PAG. 10 PRIMA COLONNA A

Persone citate: Cook, Gianni De Michelis, Jacques Tati, Kofi Annan, Marx

Luoghi citati: Europa, Germania, Gran Bretagna, Jugoslavia, Londra, Washington