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DALL'ORDINARIO AL SACRO CORTILE SAN FILIPPO DALL'ORDINARIO AL SACRO S'inaugura con VOdin Teatret la rassegna di prosa e musica QUINTA edizione per la rassegna «Il sacro attraverso l'ordinario» organizzata al Cortile San Filippo e diretta da Vincenzo Amato. «Nessuno è in grado di parlare di ciò che è spirituale se non attraverso ciò che è ordinario». Quasi una dichiarazione d'intenti, per i promotori del variegato festival che si svolge tra il 2 e 1' 11 luglio. Ad aprire la rassegna, giovedì 2 alle 21, sarà un'ospite prestigiosa come Julia Varley del danese Odin Teatret diretto da Eugenio Barba. In programma, «L'eco del silenzio» e «Il fratello morto», due esempi di spettacolo (o dimostrazioni di lavoro, secondo la tecnica dell'Odin Teatret). Il primo titolo riguarda l'esposizione del lavoro dell'attore durante la costruzione di uno spettacolo all'Odin Teatret, mentre ne «Il fratello morto» si rievocano le peripezie vocali di un'attrice e gli stratagemmi da lei escogitati per interpretare un testo. Il 3 alle 21, ancora la Varley protagonista de «Le farfalle di Dona Musica» per la regia di Barba. Un personaggio «evaso» da uno spettacolo racconta le sue avventure con argomenti di «entomologia teatrale, con teorie di fisica moderna, con poesie e racconti di mistici di altri tempi». Musiche tradizionali indiane di energetica interpretazione iper- tecnologica per il gruppo fiorentino Govinda, in scena il 4 alle 21,45. L'8 alle 21,45 sarà proiettato, in edizione integrale, il «Mahabharata» di Peter Brook: replica il 9 alle 22,30. Altri ospiti, il Coro In-Canto diretto da Giorgio Lombardi, ospite il 9 con «Raggi di suono per la vita», itinerario spirituale attraverso il Canto degli Armonici, la Cooperativa II Mutamento con «La discesa» e il Teatro Tascabile di Bergamo in «Amor sacro, amor profano», contaminazione tra danze classiche indiane e il flamenco, [s. fr.] Julia Varley dcirOdiii Teatret. Nelle foto sotto a sinistra (risella liei/i in «Fuochi» e Alessandro Piron al Palestro