Più Parmalat all'estero

Più Parmalat all'estero IL PUNTO Di! MERCATI Più Parmalat all'estero MILANO. La Parmalat vede sempre più vicine le acquisizioni dell'australiana Pauls e della sudafricana Bonnita. «Allo stato attuale abbiamo in corso queste due acquisizioni, ma non ci fermeremo qui, voghamo crescere ancora», hanno spiegato i vertici del gruppo in una conferenza stampa seguita all'assemblea degli azionisti che ha approvato il bilancio '97. La Pauls è il secondo gruppo in Australia dopo la Natfood e Bonnita è considerata un'ottima testa di ponte per penetrare nel continente africano. Per quanto riguarda le previsioni per il '98, Calisto Tanzi, presidente e amministratore delegato della società, ritiene «non irragionevoli» le stime a livello di gruppo di un fatturato sui 10.000 miliardi, con un aumento del 40% (il fatturato verrà distribuito per il 22% in Italia e per il 78% all'estero) e un utile netto sui 300 miliardi, mentre l'indebitamento netto dovrebbe mantenersi sui 2000-2200 miliardi (erano stati 1555 miliardi nel '97), sempre che tutte le acquisizioni vadano in porto. Il Mol dovrebbe attestarsi al 10% dei ricavi. Per intanto, riguardo ai primi mesi del '98, l'andamento è stato definito da Tanzi «in linea con le nostre aspettative sia come volumi che come margini». Confermato anche l'interesse per la centrale del latte di Milano, ma per il momento non ci sono trattative in corso: «Non è neppure stato nominato l'advisor», ha ricordato Tanzi. L'assemblea oltre ad approvare i conti '97 (chiusi con un utile netto consolidato di 203 miliardi) e la distribuzione di un dividendo di 16 lire, ha rinnovato il consiglio di amministrazione, ampliandolo da 13 a 15 membri. I nuovi consiglieri sono Massimo Armanini, Alberto Ferraris, Francesco Giuffredi e Paola Visconti, mentre sono usciti Mario Mutti e il fondatore della Akros Gianmario Roveraro. Il gruppo Parmalat è controllato dalla famiglia Tanzi tramite la holding «Coloniale» (che possiede il 50,7%) e come unico azionista con una quota superiore al 2% figura la San Paolo Fondi (2,04%). Ancora sull'operazione Pauls, il presidente Tanzi ha affermato: «L'acquisizione non è completata, ma pensiamo che il discorso sia avviato in maniera positiva», e ha aggiunto: «E' un passo importante nella strategia di acquisizioni del gruppo». Non sono previste, al momento, nuove operazioni all'estero. Fausto Tonna, consigliere, ha detto: «C'è un'ampia volontà di crescere attraverso acquisizioni, ma allo stato attuale ci sono solo queste due. In tempi ragionevolmente brevi non ce ne saranno altre». Non è ancora stata programmata la quotazione a Wall Street della società. L'ipotesi, ha detto Tanzi, «va tenuta presente, ma prima bisogna crescere in Usa, mentre per ora siamo forti solo in Canada». Escluso, almeno per ora, anche lo sbarco a Piazza Affari del Parma, controllato all'82,08%, attraverso la Parmalat spa, dalla Parmalat Finanziaria. «Dobbiamo ancora vedere - ha spiegato Tanzi -. Vogliamo stare un attimo alla finestra». [r. e. s.]

Luoghi citati: Canada, Italia, Milano, San Paolo, Usa