Scappatella smaschera gli estorsori di S. S.

Scappatella smaschera gli estorsori Moglie detective Scappatella smaschera gli estorsori BERGAMO. Ha subito perdonato la scappatella del marito e ha condotto in prima persona la trattativa con i ricattatori, riuscendo a farli arrestare dai carabinieri. La signora bergamasca non si è affatto preoccupata all'ipotesi di trovarsi di fronte dei malfattori e pur di evitare guai peggiori al consorte, intrappolato dalla sua ingenuità, si è prestata a fare da esca. Dopo, ovviamente, aver perdonato il marito, peraltro reo confesso, per il principio di infedeltà, sia pure occasionale. Una donna determinata, che ha scaricato il suo disappunto per il comportamento dello sposo da lunga data proprio sugli autori dell'imbroglio: adesso uno di essi si trova in carcere mentre il complice è agli arresti domiciliari, una sedicenne è stata invece affidata ai giudici del tribunale per i minori. La vicenda è iniziata la sera del 21 giugno scorso quando un pensionato benestante di 65 anni, abitante alla periferia di Bergamo, nel transitare con la sua vettura dal piazzale Malpensata aveva dato un passaggio a una ragazza. La giovane gli aveva proposto di appartarsi e lo aveva guidato verso la massicciata della linea ferroviaria per Milano. Qui però dopo pochi istanti erano sbucati due giovani che avevano colpito il malcapitato con pugni e calci, ingiungendogli di versare una somma di denaro, altrimenti 10 avrebbero denunciato perché la ragazza era minorenne. Il pensionato appena arrivato a casa aveva riferito tutto alla moglie, che dopo un'iniziale sfuriata aveva deciso di intervenire. Era lei a rispondere alle telefonate dei ricattatori che chiedevano come acconto il versamento di cinque milioni di lire. Un primo appuntamento era andato a vuoto perchè nessuno si era fatto vivo per ritirare 11 denaro. Poi domenica una nuova telefonata che fissava per la stessa serata un appuntamento nelle adiacenze dell'ufficio postale di Zanica, vicino a Bergamo. La donna ha raggiunto il luogo convenuto dopo aver avvertito i carabinieri del nucleo operativo. A ritirare il denaro si è presentato un giovane di 22 anni, di Bergamo, che è stato subito bloccato dai militari. Messo alle strette ha fatto i nomi del complice e della ragazza che sono stati a loro volta rintracciati. Il giovane inoltre ha confessato anche una rapina compiuta, con le stesse modalità, la sera del 23 giugno e sempre lungo la massicciata ferroviaria. Ma la vittima non si è ancora fatta viva con i carabinieri, forse per paura dello scandalo che inevitabilmente nascerebbe. Ora il giovane incensurato è agli arresti domiciliari mentre il complice, per via di alcuni piccoli precedenti penali, è stato rinchiuso nel carcere di Bergamo. La ragazza, fuggita da casa un mese fa, è stata portata all'istituto Beccaria di Milano. I tre, tossicomani, hanno detto di essere ricorsi alle rapine per procurarsi il denaro necessario per acquistare le dosi di eroina. [s. s.]

Luoghi citati: Bergamo, Milano, Zanica