Finta banca per miliardari veri
Finta banca per miliardari veri In Croazia l'istituto fantasma: 18 in manette, 52 denunciati Finta banca per miliardari veri Una truffa da 90 milioni di dòllari COMO. Una banca falsa per miliardari e per soldi naturalmente veri. E' l'aspetto più curioso della truffa scoperta dal nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Como che, al termine di una indagine durata oltre un anno, ha denunciato 70 persone di cui 18 in stato di arresto. Gente che operava in diversi settori, illegali, collegati fra di loro. Una vasta organizzazione che si era inventata un falso istituto bancario a Pola, in Croazia, attraverso la quale avrebbe messo a segno truffe per oltre 90 milioni di dollari, circa 155 miliardi di lire. All'organizzazione gli inquirenti comaschi sono giunti dopo l'arresto di un ventenne tossicodipendente di Como. Intercettando alcune sue telefonate i finanzieri si sono accorti che l'inchiesta avrebbe potuto portare a clamorosi sviluppi. Sei le Procure interessate. Cinquanta i telefoni sotto controllo. Fra i truffati numerosi uomini d'affari di Stati Uniti, Messico, Svizzera, Ungheria e Gran Bretagna. Per attuare la truffa l'organizzazione aveva stampato libretti di assegni falsi intestati alla banca fasulla di Pola dove da un piccolo ufficio un'abilissima complice, Marilin, una ragazza croata (con questo nome è stata «battezzata» l'ope¬ razione delle Fiamme gialle) munita di un terminale collegato a un modem e di un fax, era pronta a fornire le opportune garanzie alle richieste di operatori bancari che, nutrendo sospetti sulla natura dei titoli, ne richiedevano la solvibilità. Marilin confermava la bontà dei titoli di credito che venivano monetizzati o utilizzati dai truffatori per l'acquisto di merce. Sulle tracce dei malviventi c'erano da tempo le pohzie di mezza Europa, in particolare quelle belga e croata. A Pola su segnalazione dei finanzieri lariani la polizia ha messo i sigilli alla finta banca seque¬ strando una copiosa documentazione. Gli arresti sono avvenuti soprattutto a Como, Varese, Milano e in località della Romagna dove si ritiene possa trovarsi la zecca clandestina di valute straniere false e degli assegni fasulli. Il capo dell'organizzazione, • j.jji i .otietriàUs a twtv un comasco che da tempo vive in Croazia dove seguiva da vicino l'attività della finta banca, è stato arrestato un mese fa a Linate. L'uomo era in possesso di marchi falsi per una valore di 700 milioni di lire. Gli uomini del nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Como hanno sequestrato anche i cliché utilizzati per la stampa dei libretti degli assegni. Ne stavano per essere stampati mille per i quali era già giunto l'ordine. Fra gli arrestati anche due latitanti, uno dei quali, legato alla 'ndrangheta, ricercato per omicidio, è stato bloccato a Mariano Comense durante un banchetto nuziale. Il lavoro dell'organizzazione non si limitava alla truffa bancaria. Secondo gli investigatori gli indagati si occupavano anche del traffico dalla Lombardia al Ticino di migliaia di clandestini e dello spaccio di stupefacenti. Sono stati sequestrati sei chilogrammi di cocaina e 1500 francobolli all'Lsd. [m. m.] Maxi-truffa a miliardari americani, messicani, svizzeri, ungheresi ed inglesi tramite una falsa banca il»' bVttOSFUjJ.
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