Appello del Papa, Salvi in soccorso del Ppi di Marco Tosatti

Appello del Papa, Salvi in soccorso del Ppi Ma la sinistra si divide. Gloria Buffo: difendiamo le unioni diverse da quelle tradizionali Appello del Papa, Salvi in soccorso del Ppi «Non è un attacco, sulla famiglia Wojtyla ha ragione» CITTA' DEL VATICANO. E venne il giorno in cui molti corsero al soccorso del Ppi, considerato, a torto o a ragione, il bersaglio dell'ammonimento pontificio sulla famiglia. Il primo è Cesare Salvi, autorevole esponente dei Democratici di sinistra. L'ammonimento del Papa ha un valore epocale, afferma il presidente del senatori Ds ma non deve essere strumentalizzato, e la stampa cattolica - leggi «Avvenire» e «Osservatore Romano» - critica verso Ppi e governo deve ricordarsi che il degrado etico della vita pubblica «si è verificato con governi e maggioranze caratterizzate da un partito che si richiamava al cristianesimo e che nel suo simbolo portava la croce». Come dire: quando c'era la De egemone, dove eravate? Salvi apre uno spiraglio nella morsa in cui il Ppi rischiava di trovarsi chiuso; nel merito della questione famiglia parla di necessità di confronto e di «approfondimento», e usando la «capacità di discernimento», cara ai gesuiti e al cardinale Martini. «Per quanto ci riguarda saremo lieti dì incontrare, come gruppi parlamentari, il Forum delle Associazioni familiari cattoliche», ma invita a non strumentalizzare le parole del Papa «per fini poltici interni». La sinistra deve «liberarsi da ogni eventuale residuo di vecchie concezioni antifamihste», scrive Salvi. «E' vero, infatti, che la famiglia rappresenta una risorsa "preziosa e importante" per usare le parole di Giovanni Paolo II - per il nostro Paese. Sempre più vanno superate le logiche degli Anni 80, basate sulla falsa preminenza di un astratto individuo, per riconoscere invece la soggettività positiva nella formazione sociale costituita dalla famiglia, e derivarne con¬ seguenti politiche economiche e sociali». A quei settori della Chiesa e della Segreteria di Stato «teneri» verso il- Polo chiede: «Davvero qualcuno crede che il magistero morale della Chiesa possa avere il suo canale preferenziale di traduzione politica in un imprenditore-politico che è stato determinante nel creare una situazione in cui i nostri bambini sono indifesi di fronte a trasmissioni televisive che, anche in orari che dovrebbero essere protetti, comunicano messaggi di violenza e di volgarità»? Berlusconi, per intendersi. Il Papa non attaccava il governo, conclude Salvi, ma le sue pa- role «vanno prese sul serio, e non svilite, come fa chi le assume a pretesto per polemiche politiche di basso profilo. La sinistra deve mostrare capacità di ascolto, non solo per il rispetto dovuto ad una voce così autorevole, ma anche per la rilevanza dei temi sollevati». Sia per la denatalità, che per le «tendenze culturali e scelte legislative o amministrative, che rischierebbero di snaturare la nozione di famiglia» tradizionale, «il Papa ha ragione». Alcune voci fennninili della sinistra dissentono; Gloria Buffo, («Il più grande partito della sinistra non può rinunciare a promuovere il riconoscimento delle famiglie e delle unioni diverse da quelle tradizionali»), Marida Bolognesi, («Dell'intervento di Cesare Salvi sulla famiglia non si sentiva il bisogno»), e Anna Finocchiaro («Francamente mi pare che in alcuni punti della sua analisi sbagli»). An e il Polo sono scettici, ma è dalle voci della Chiesa, oltre che da Botteghe Oscure che giunge un po' di sollievo per i cattolici al governo. «Jesus» per esempio; in un editoriale padre Bartolomeo Sorge ricorda quanto sia «pacifico per tutti, vescovi compresi, che i fedeli laici possono compiere responsabilmente scelte politiche diverse per tutelare secondo la loro coscienza e scienza» i valori cristiani. Sorge esclude che il Pa¬ pa «abbia voluto colpire una parte politica e, indirettamente, appoggiarne un'altra, è una strumentalizzazione partitica alla quale il Papa stesso non si presta». Fa eco il profetico vescovo di Acerra, mons. Antonio Riboldi: la famiglia in Italia è «un problema grosso perché c'è stata trascuratezza sia a sinistra che tra i credenti per questo tema. Da 40 anni in Italia si fa poco per la famiglia, e la responsabilità è dei politici di qualsiasi estrazione». E altri presuli replicano a mons. Maggiolini, che esorta i cattolici a uscire dal governo: «non è tempo di Aventino». Marco Tosatti

Luoghi citati: Acerra, Citta' Del Vaticano, Italia