«Tenteremo ogni cura Nico vedrà di nuovo» di N. Sa.

«Tenteremo ogni cura Nico vedrà di nuovo» Catania: è a casa il bimbo ferito dai mafiosi «Tenteremo ogni cura Nico vedrà di nuovo» CATANIA. Nico Querulo, il bambino di cinque anni ferito agli occhi durante un agguato di mafia a Catania, è tornato a casa con i propri genitori. Nico ha trascorso la giornata dai nonni e poi è andato a casa di parenti, al mare. A San Cristoforo ha giocato con il suo pony. «Non è addirittura salito a casa per per mangiare», ha detto la madre. Con Mario Querulo e Grazia Castiglia, i genitori di Nico, è tornata anche la consapevolezza che il piccolo Nico resterà cieco. A questa consapevolezza, però, non sembra accompagnarsi la rassegnazione. Anche se il professor Gerard Stiegler, che in Austria ha tentato in tutti i modi di ridare la vista almeno all'occhio sinistro del bambino, ha detto che i danni alla retina sono irreparabili e le operazioni effettuate non hanno sortito effetto, i parenti di Nico cercheranno nelle innovazioni della scienza una soluzione al dramma. Grazia Castiglia, ieri, nel corso di un'intervista ad un'emittente catanese, ha ricordato che lo stesso professor Stiegler «ha parlato di un microchip che potrebbe essere presto pronto e che si potrebbe inserire tra l'occhio e il nervo ottico per tentare di ridare la vista a Nico». All'emittente «Telecolor Video 3», la mamma del piccolo Nico ha detto ancora di aver spiegato al figlio che «torneranno altre volte in Austria fino a quando non tornerà a vedere». Secondo la donna il microchip dovrebbe funzionare come l'occhio di una microtelecamera e potrebbe consentire al figlio di riacquistare parte della vista. Grazia Castiglia ha anche detto di non aver ancora rivelato al bambino che non potrà tornare a vedere. «Ma il ritorno a Catania di Nico rappresenta solo una resa momentanea». Sono sempre parole della madre del piccolo. Che torna a ribadire: «Non credo né posso rassegnarmi al fatto che Nico non potrà vederci più». Non fosse altro per ribadire nuovamente la sua grande speranza. Quella che il figlio possa davvero tornare a vedere con l'aiuto di un microchip di cui tanto si è parlato in questi ultimi giorni. Un ritrovato tecnologico da porsi tra il bulbo oculare e il nervo ottico. «Ho letto di questa possibilità in una rivista nei giorni scorsi afferma Grazia Castiglia - ed ho già chiesto a Stiegler se fosse possibile impiantarla sull'occhio di Nico. Lui mi ha risposto che si tratta di una tecnica in fase di sperimentazione e che non si sa ancora quando sarà possibile servirsene». Comunque è certo che tra un mese Nico e i suoi genitori torneranno a Vigaun. «Perché il professor Stiegler vuole visitare di nuovo il bambino e mantenere nel contempo l'occhio "pulito". Nell'attesa trascorreremo questo mese in maniera tranquilla. Cercheremo di condurre la vita che facevamo prima. Anche se noi ben sappiamo che non sarà più la stessa». [n. sa.]

Persone citate: Castiglia, Gerard Stiegler, Grazia Castiglia, Mario Querulo, Nico Querulo, Stiegler

Luoghi citati: Austria, Castiglia, Catania, San Cristoforo