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«Sono due truffatori» e li uccide A Caserta «Sono due truffatori» e li uccide CASERTA. Sembrava l'ennesimo omicidio di camorra. Questa volta, però, la malavita non c'entra. Si è trattato di una messinscena: a uccidere Costantino Scirocco, 74 anni, commerciante, e la moglie del nipote, Maria Assunta Pepe, 54 anni, è stato il socio. L'uomo, Pasquale Fusco, è stato arrestato poche ore dopo il delitto. «Ho ucciso perché Costantino mi aveva spillato centinaia di milioni senza restituirmi un soldo», ha spiegato. E la donna? «Anche lei mi ha truffato, era socia mia e di Scirocco». I due corpi sono stati scoperti da un contadino in una strada sterrata a Castel di Sasso, un borgo vicino a Caserta. Erano riversi sui sedili anteriori di un'auto, crivellati dai pailettoni sparati con un fucile a canne mozze. Le gambe di Costantino Scirocco sporgevano dalla macchina: aveva fatto in tempo ad aprire lo sportello in un disperato, inutile tentativo di fuga. Un delitto «firmato» dalla camorra che spesso usa la lupara per uccidere: così hanno pensato in un primo momento i carabinieri. La vita di Scirocco è stata passata al setaccio, ma il suo passato era senza macchia. Per giunta, nel borgo dove tutti si conoscono, la gente pensava un gran bene di lui e della donna. I sospetti degli investigatori si sono concentrati su una serie di affari conclusi dal commerciante: l'acquisto di alcuni suoli edil'icabili, che avrebbero potuto far gola ad una delle bande che prosperano nella provincia casertana. Poi, i carabinieri si sono imbattuti in un terzo personaggio: Pasquale Fusco, amico e socio della vittima. Fra i documenti sequestrati durante una perquisizione c'erano anche le matrici di alcuni assegni a nome di Scirocco, e le voci che giravano in paese sui litigi sempre più frequenti fra i due soci hanno alimentato i sospetti. Interrogato, Fusco è sembrato cadere dalle nuvole, poi è crollato. [f. mil.]