Matoub sepolto da eroe sotto il ciliegio di casa

Matoub sepolto da eroe sotto il ciliegio di casa In migliaia da tutta l'Algeria per l'addio al cantante berbero Matoub sepolto da eroe sotto il ciliegio di casa ALGERI. Sepolto sotto il ciliegio del giardino di casa nel suo villaggio natale, il cantante berbero Lounes Matoub ha ricevuto ieri gli onori riservati agli eroi. Davanti alle decine di migliaia di persone che a Taourirt Moussa (Nord-Est dell'Algeria) hanno assistito in silenzio ai funerali, la madre Aldjia ha esploso due colpi di fucile in aria quando il corpo è stato calato nella fossa. Gruppi di abitanti del luogo l'hanno imitata subito dopo sparando a loro volta numerose salve verso il cielo. «Oggi la nostra gioia è alle stelle - ha detto la sorella Marika alla folla commossa e irata - Lounes Matoub è rinato». A rendere omaggio alla salma del cantante berbero nel suo sperduto villaggio tra le montagne della Cabilia, la gente ò venuta da ogni parte e con ogni mezzo, anche a piedi, percorrendo nella notte, per sfuggire alla calura cocente, i 25 chilometri che separano Taourirt Moussa dal capoluogo della regione Tizi Ouzou. Con Matoub, è stato sepolto il simbolo della causa berbera, della difesa della democrazia e dei diritti umani e della resistenza contro il terrorismo islamico. Ieri, dalla folla, le grida erano contro i fondamentalisti ma soprattutto contro il governo, reo di non aver protetto il cantante e di condurre una politica di arabizzazione dell'Algeria. Quando un elicottero dell'esercito ha sorvolato la l'olla, la gente ha scandito slogan contro il presidente e il capo del governo, urlando «Liamine Zeroual assassino» e «Ouyahia traditore». In alcuni cartelli si poteva leggere «Noi non siamo arabi». «Matoub non morirà mai dice Khira, una ragazza che è venuta fin quassù insieme ad un gruppo di amiche, pigiate dentro un'auto scassata - le sue canzoni sono poesia per i nostri cuori». Durante il funerale, che si è svolto verso mezzogiorno, la folla si è comportata con calma e dignità e tre ore dopo la fine della cerimonia, quando sulla strada verso Tizi Ouzou vi era una fila di dieci chilometri di auto, la gente stava ancora arrivando a Taourirt Moussa. E dopo tre giorni di silenzio, solo ieri il primo ministro algerino ha espresso l'indignazione del governo per l'assassinio del cantante berbero. In un discorso pronunciato ad un convegno sull'istruzione, Ahmed Uyahia ha definito «vile» l'uccisione di Matoub affermando che tutti gli alge¬ rini hanno appreso con dolore e costernazione la notizia della sua morte. Tuttavia non ha mancato di segnalare che «la rabbia ha dato luogo ad atti di distruzione provocando una situazione di anarchia», in riferimento alle violente manifestazioni di protesta che si sono verificate a Tizi Ouzou e in altre località della Cabilia, con un bilancio di almeno due morti e un centinaio di feriti. Dopo gli scontri, i saccheggi, le devastazioni, la morte di due giovani dimostranti, avvenuti venerdì e sabato a Tizi Ouzou e a Bejiaia, ieri le unità antisommossa della polizia e dell'esercito, temendo il ripetersi delle violenze, hanno preso massicciamente il controllo dei due grossi centri. A breve termine, le prospettive non sembrano comunque le migliori per calmare gli animi e lo spirito autonomista berbero. Tra una settimana, in Algeria entrerà in vigore una legge che farà dell'arabo l'unica lingua ufficiale e la sola insegnata nelle scuole. Una decisione che ha frustrato le richieste del movimento berbero che da anni si batte per l'uso del «tamasigh», un idioma diffusamente scritto e parlato in Cabilia, in piena dignità, accanto all'arabo. [Ansa] Una donna accende una candela sotto il ritratto del cantante berbero Matoub ucciso in un attentato giovedì scorso

Persone citate: Ahmed Uyahia, Liamine Zeroual, Lounes Matoub, Matoub, Ouyahia

Luoghi citati: Algeria, Taourirt Moussa