«L'Italia è un caso grave» di M. Tos.
«L'Italia è un caso grave» «L'Italia è un caso grave» L'ex ministro Guidi: il centrosinistra sta facendo qualcosa, ma non basta ROMA. «Su certi temi quando si è al governo è più difficile realizzare quello che si gridava quando si era all'opposizione». Antonio Guidi, ex ministro della famiglia nell'esecutivo Berlusconi, segue con grande preoccupazione la situazione della famiglia, «perché è indubbio senza nessuna ideologizzazione che oggi in questo governo che è in mano ai postcomuiristi qualcosa di positivo si è fatto, in base alla logica dei diritti, ma c'è un problema mondiale delle famiglie. E se il mattone fondamentale degli Stati sono le famiglie, l'Italia è un caso di particolare gravità». L'ex titolare del ministero della Famiglia ricorda «il crollo demografico, la prevalenza della politica dei consumi, e lo sfascio delle famiglie nel nostro ^aese». Nega che le parole del Papa siano «oggetto di strumentalizzazione politica locale; sarebbe una cosa illegittima e di cattivo gusto. In questo caso l'accenno preciso al governo italiano è vero, non ci si può nascondere dietro un dito, il santo padre esprime una preoccupazione di queilo die si sta facendo, del non fatto e di quello che si farà». L'allarme di Antonio Guidi, è diretto soprattutto verso l'esecutivo Prodi: «La famiglia è anche una piccola ma fondamentale impresa e con questo governo rischia la rottamazione. Stimo molto l'onorevole Livia Turco, ma ha sempre, come responsabile delle donne comuniste, enunciato valori diversi dalla famiglia in favore totalmente dell'aborto». Ma l'allarme dell'ex ministro è rivolto oltre che al governo ail'intero Parlamento, che non si mostra sufficientemente sensibile al tema della famiglia. «L'opposizione, dopo aver creato il ministero delia lamiglia, non ha portato avanti questo problema fondamentale», [m. tos.]
Persone citate: Antonio Guidi, Berlusconi, Livia Turco
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