Alex: miglioro, ma che errori Robi: in campo potevo starci di Roberto Condio
Alex: miglioro, ma che errori Robi: in campo potevo starci Alex: miglioro, ma che errori Robi: in campo potevo starci MARSIGLIA DAL NOSTRO INVIATO Tra i tanti bei sorrisi ostentati dagli azzurri all'uscita degli spogliatoi, ce n'è uno un po' a denti stretti: è quello di Del Piero. Nemmeno contro la Norvegia il bianconero è riuscito a giocare una partita intera. E poco importa che questa volta non lo abbia sostituito Robi Baggio, bensì Chiesa. «Non chiedete a me con quale criterio vengono fatti i cambi - dice subito Alex -. Lo sa Maldini, e basta. E dire che nel secondo tempo mi sentivo addirittura meglio rispetto al primo. Era più facile giocare: all'inizio i norvegesi stavano raccolti in 15 metri e stanarli era un autentico problema». Del Piero non è felice, ma non ha nessuna intenzione di fare polemica. Anzi, analizza serenamente la sua prestazione: «Credo di aver giocato bene. Ma. anche di aver fatto dei brutti errori, questo sì. E' il rammarico più grosso, perché sbagliando quelle due occasioni dopo l'I -0 di Vieri ho contribuito a prolungare la sofferenza della squadra e dei tifosi fino al 90'». «Potevo chiudere io la partita - continua - e invece ho sbagliato due volte la scelta del tiro: troppo chiuso il primo, pallonetto troppo basso il secondo. Comunque, mi sembra di avere anche combinato qualcosa di buono: iniziative, spunti, tre tiri. Sono cose importanti, segnali di progresso». Anche perché il Mondiale continua... «Già, ci siamo qualificati davvero alla grande. Battere questa Norvegia era tutt'altro che agevole. Sapevamo della loro lunga imbattibilità e in campo ne abbiamo capito i motivi. Sono tosti. Adesso, sotto con il prossimo. Siamo pronti». Resta però il fatto che quel che doveva essere il Mondiale di Del Piero sta diventando il Mondiale di Vieri. Alex non raccoglie la provocazione: «Tutte le soddisfazioni che Bobo sta raccogliendo qui in Francia sono pienamente meritate. Nessuna invidia, ci mancherebbe. Non dimenticatevi che io questo Mondiale ho persino corso il rischio di saltarlo. Adesso che finalmente sono tornato a giocare, è questa la sola cosa che m'interessa. Oltre naturalmente a provare a vincere questa benedetta coppa». Robi Baggio, invece, per la prima volta a Francia '98 non ha messo piede in campo. Lui, a dire il vero, anche ieri ci ha provato. Quando, al 27' della ripresa, Maldini ha chiamato Pessotto per sostituire Moriero, il più lesto a scattare verso la zona del cambio è stato proprio l'ex Codino. «Pensavo toccasse a me e invece mi ero sbagliato. Il mister mi aveva detto di tenermi pronto. Ci speravo, peccato. Certo è che se poi è entrato Chiesa, in campo potevo starci anch'io. Nessun problema, comunque». «Anzi - si corregge subito -, uno, serio, potrebbe esistere. Si chiama Del Piero. E' stato molto sfortunato su quei tiri, ma la mancanza di un gol può davvero creargli qualche problema di testa. Alex sta vivendo la stessa situazione mia di Usa '94. Io, però, mi sbloccai contro la Nigeria, proprio negli ottavi. Quei due gol furono la svolta del mio Mondiale. Faccio ad Alex i miei auguri più sinceri». L'interessato ringrazia: «E' l'ennesima riprova che tra me e Robi fila tutto a meraviglia. C'è stima, c'è affetto». Già, però anche ieri la gente sugli spalti ha a lungo invocato Baggio e applaudito pochino Del Piero. «Tutto questo calore che mi circonda - ammette il neointerista - non può che farmi un immenso piacere. Spero solo che non faccia innervosire nessuno...». Roberto Condio
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