Maldini, quasi rissa con i tifosi di Fabio Vergnano

Maldini, quasi rissa con i tifosi Maldini, quasi rissa con i tifosi «Se non ho messo Baggio sono affari miei» MARSIGLIA DAL NOSTRO INVIATO Maldini, una furia in mondovisione. L'hanno visto milioni di telespettatori, lo scatto rabbioso di Cesarone dopo che Del Piero aveva sciupato un'altra occasione. Ma il et non era arrabbiato con l'attaccante, ha risposto incavolato nero ad un gruppo di spettatori sistemati dietro la sua panchina. Fra il campo e le tribune c'è soltanto un fossato di un paio di metri, Maldini ha sentito chiaro e forte quello che alcuni tifosi italiani gli hanno detto. E non erano certo complimenti. Non c'era a bordo campo nessun microfono, ma si è capito che l'argomento del contendere era la prestazione di Del Piero. «Toglilo, metti Baggio» gli hanno chiesto a più riprese. Maldini ha risposto piccato: «Stiamo giocando bene, perché ci criticate?». Poi a fine partita ha glissato. In tv ha tentato anche di scherzare sull'argomento: «Erano miei parenti». Poi, nella conferenza stampa, ha tagliato corto: «Perchè non ho utilizzato Baggio? Sono affari mei». Si dice che il Cesarone infuriato si sia lasciato scappare pure qualche epiteto non proprio da salotto, però nella concitazione del momento gli possiamo anche perdonare questa caduta di stile. Del resto era una partita ad eliminazione diretta e consentire al et di esplodere a miccia corta è il minimo. E che fosse un Maldini agitato lo si è capito anche nel dopo, quando ha respinto al mittente ogni critica con parole che non ammettevano replica. Cesarone è andato subito all'attacco con abuso di superlativi: «Partita bellissima, non abbiamo rischiato nulla, oltre il gol abbiamo avuto altre tre-quattro occasioni per segnare. Vittoria meritatissima». L'intervistatore, uno pagato dalla Fifa, incalza: «Ma la Norvegia vi ha messo in difficoltà nel secondo tempo». Maldini si deterge il sudore: «No, non sono mai stati pericolosi. Questa era una squadra difficile, ha battuto il Brasile, non perdeva da una vita e averla neutralizzata è un merito in più per noi». Ma la gente non ha gradito. All'indirizzo degli azzurri sono partiti fischi a più riprese. Maldini fa lo spiritoso: «In molti Paesi si fischia per approware». E il presidente Nizzola gli dà conforto: «La gente a volte non capisce perché si adotta una certa tattica. Fare melma era una mossa azzeccata per stanare la Norvegia. Invece i tifosi vogliono sempre la guerra». Un'Italia meno remissiva, soprattutto nella ripresa, non sarebbe per la verità stata uno scandalo. Maldini respmge ancora una volta le accuse: «Non avevamo paura. Nella nostra testa c'era la partita che hanno giocato con il Brasile e non volevamo correre gli stessi rischi. Loro adottano una tattica di attesa, noi ci siamo regolati di conseguenza. Il calcio prima è sofferenza, poi gioia. E qui non siamo mica al torneo dei bar». Un muro di gomma. Il et esagera: «A parte l'occasione di Fio con grande parata di Pagliuca, il resto è stata ordinaria amministrazione. Non ho notato alcun calo fisico, ho visto invece la disperazione della Norvegia che buttava la palla in mezzo sperando che succedesse qualcosa». Ma il preparatore atletico Pincolini fa notare: «Per fortuna c'era un caldo secco, però è assurdo che si giochi a Marsiglia alle 16,30 e a Parigi alle 21. Non era meglio fare il contrario?». Domanda che resta sospesa nel nulla, anche perché Maldini va avanti come un bulldozer incurante di ogni appunto: «Per noi nulla è difficile. Qui sono tutti bravi e tutti mi hanno soddisfatto. Del Piero? Bravo anche lui». Cannavaro sugli scudi: ha annullato Fio, Maldini gode beato: «Ma parlate proprio a me di Cannavaro? Lo conosco come le mie tasche». E Chiesa in campo invece di Baggio? «Mi serviva uno che desse più velocità». Finalmente su Vieri allenta le difese e spiega: «C'è chi ha Ronaldo, chi Batistuta. Noi ci teniamo Vieri. Lo conosco da anni è bravo e proprio per questo lo faccio giocare. Sarà mica un caso se ha già segnato cinque reti. Quella di ieri è stata da manuale ed è stata la conseguenza di un'azione perfetta. Proviamo spesso negli allenamenti queste giocate. Però secondo qualcuno le nostre partitelle hanno poco senso». Ci voleva quest'ultimo ceffone. Cesarone ha superato un altro esame. Ora sta alla finestra: sotto a chi tocca. Non ha preferenze: «Ho detto ai giocatori di farsi mezza giornata di vacanza, poi penseremo alla Francia». E si corregge: «0 al Paraguay». Fabio Vergnano Il citi non ha gradito gli appunti di un gruppo di italiani che volevano Robi «Vittoria meritata: abbiamo avuto molte occasioni da gol»