Analisi Istat

Analisi Istat Analisi Istat Duecentomila poveri in più ROMA. Aumenta il numero delle famiglie povere in Italia. Sono ormai due milioni 245 mila su un totale di 20 milioni 120 mila, circa duecentomila in più rispetto al '96, con un aumento quindi intorno al 10%. La soglia di povertà è calcolata sul consumo, per una famiglia di due componenti, di circa 1.200.000 lire il mese, quindi 600 mila a testa. Meno della metà del consumo prò capite nazionale. E' quanto emerge dalle anticipazioni, fatte dal Gr 1, dei dati Istat relativi al 1997, sui quali è in preparazione il rapporto che la Commissione povertà della presidenza del Consiglio presenterà il 14 luglio. Le famiglie povere sono più al Sud che al Nord (dove comunque sta salendo la sua quota percentuale). Nel Meridione ne troviamo infatti un milione seicentomila, il 71% del totale delle famiglie povere, circa 120 mila in più del '96. Spicca però il dato settentrionale, perché c'è un forte aumento: 407 mila contro le precedenti 371 mila che porta il Nord Italia al 19,8% del totale, contro il 17,8% del 1996. Stabile, invece, il numero delle famiglie povere nel Centro Italia. Secondo gli stessi dati, si registra anche un'esplosione della povertà nei nuclei in cui la persona di riferimento (quello che una volta veniva chiamato «capofamiglia») abbia meno di 35 anni: l'I 1% rispetto al precedente 8,6%. Più basso è il titolo di studio della persona di riferimento, più alto è il tasso di povertà, anche se passano dal 3,6 al 4,7% i nuclei poveri che hanno un capofamiglia con diploma superiore o laurea. Gli individui poveri, infine, sono in tutto 6 milioni 908 mila su 56 milioni 568 mila di abitanti in Italia, contro i 6 milioni e mezzo del '96, di cui 5 milioni e 325 mila al Sud. . [Agi]

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