«In Borsa la Fiera di Bologna»

«In Borsa la Fiera di Bologna» Montezemolo «In Borsa la Fiera di Bologna» BOLOGNA. Internazionalizzazione e, dopo la trasformazione in Spa, sbarco in Borsa per la Fiera di Bologna che, con l'arrivo di Luca Corderò di Montezemolo alla presidenza, avvia la «seconda fase»: dopo la crescita, lo sviluppo guardando all'Europa e ai mercati privati. «La Borsa è l'ovvio scenario di tendenza e lo sbocco finale di un processo che dovrà avvenire con i passi giusti e il più ampio consenso», dice Montezemolo, bolognese di nascita, nel giorno del suo primo lavoro da presidente dell'Ente fieristico, incarico che si aggiunge alla presidenza della casa automobilistica di Maranello («La mia scelta di impegno e di vita è legata alla Ferrari») e a quella di Confindustria di Modena, dove è impegnato a creare un'unica associazione con i «piccoli» dell'Api. La sua nomina alla Fiera di Bologna (la seconda in Italia dopo Milano, con un consolidato 1997 di 104,7 miliardi) è stata preceduta da una divisione «fratricida», sia dentro le istituzioni (Comune contro Regione) che all'interno dell'Associazione degli Industriali di Bologna. «Sono vicende che ho seguito da spettatore e tale voglio restare», dice, assicurando la massima collaborazione con la struttura della Fiera, gli azionisti, la città. La nuova sfida non fa dimenticare a Montezemolo quelle ingaggiate dalla Ferrari. L'arrivo di Paolo Fresco alla presidenza della Fiat (proprietaria al 100 per cento dell'azienda), rappresenterà una nuova spinta? Risponde Montezemolo: «Paolo Fresco è un manager di così grande esperienza internazionale, in linea con un marchio mondiale come la Ferrari e sono convinto che potremo continuare a godere della fiducia e dell'autonomia che la Ferrari ha sempre avuto, prima con l'aw. Agnelli, poi con Cesare Romiti». Se per la Fiera di Bologna la Borsa è il traguardo da tagliare, per la Ferrari non è neppure all'ordine del giorno: «Non ci sono prospettive di questo tipo, anche perché non ce n'è alcun bisogno», assicura il presidente che rimanda però la questione agli azionisti. L'acquisizione della Lamborghini da parte di Audi, non preoccupa la Ferrari. «Ben venga la Volkswagen, perché vuol dire maggiore competizione», [m. ost.] Luca Corderò di Montezemolo Luca Corderò di Montezemolo

Persone citate: Agnelli, Cesare Romiti, Montezemolo, Paolo Fresco