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At&T acquisisce Tci per 85 mila miliardi MEGA FUSIONI Usa, nato colosso della telecomunicazione At&T acquisisce Tci per 85 mila miliardi NEW YORK. Mega fusione nel settore della telecomunicazione statunitense: il colosso telefonico At&t - 90 milioni di utenti, 128 mila dipendenti, fatturato complessivo di quasi 60 miliardi di dollari nel '97 - ha acquisito per 48 miliardi di dollari la Tei, gigante della televisione via cavo. L'operazione, con un valore di oltre 85 mila miliardi di lire, è la seconda mai realizzata (è preceduta solo da quella del mese scorso tra Sbc e Ameritech, da centomila miliardi di lire). La mega fusione-acquisizione è avvenuta nel momento in cui si registra una serie di consolidamenti tanto negli Stati Uniti quanto a livello internazionale. At&t ha sorpreso tutti con una fusione strategica, creando un gigante «trasversale» nei settori della telefonia locale (un mercato da 100 miliardi di dollari), delle comunicazioni di dati e voce su Internet, delle infrastrutture per Tv via cavo, e della telefonia sulla lunga distanza. Per far fronte alla minaccia dei consolidamenti nel mondo delle telecomunicazioni, At&t ha avviato un piano di ristrutturazione che ha comportato il licenziamento di decine di migliaia di dipendenti e dirigenti e lo scorporo di aziende come Lucent technologies e Ncr, per concentrarsi sulla sfida dei servizi di telecomunicazioni e Internet. Tra questi ultimi, At&t conta attività di telefonia mobile, accesso alla Rete, e servizi telefonici internazionali alle aziende. L'altro gigante, la Tele-Communications Inc. di Englewood (Colorado), è il primo operatore statunitense nel settore delle infrastrutture via cavo, con una capitalizzazione di mercato di 20,2 miliardi di dollari, un fatturato di 7,57 miliardi di dollari e 32.300 dipendenti. Secondo i termini dell'operazione, la At&t pagherà per la Tei 32 miliardi di dollari in azioni, rilevandone i. debiti pari a 16 miliardi di dollari. Ma gli analisti frenano gli entusiasmi per l'accordo: nei prossimi tre anni, sostengono, la Tei dovrà spendere almeno due miliardi di dollari per rinnovare le proprie reti cablate, [r. e. s.]