Aeroporti in tilt, 50 mila passeggeri a terra

Aeroporti in tilt, 50 mila passeggeri a terra Gravi disagi dallo sciopero di Civilavia. Esplode la rabbia delle persone costrette a ore di attesa Aeroporti in tilt, 50 mila passeggeri a terra Voli cancellati e ritardi ROMA. Trecento voli cancellati e 50.000 passeggeri a terra. Una giornata da dimenticare quella di ieri in 30 aeroporti italiani: dallo scalo milanese di Linate è potuto partire un solo aereo, quello diretto all'Isola D'Elba, a Roma e in tutti gli altri aeroporti si sono vissute ore di caos. Con disagi per tutti, resi ancora più gravi dalla carenza di informazioni e dai ritardi, che si sono aggiunti alle cancellazioni. La causa è stata dello sciopero dei dipendenti di Civilavia, a sostegno della riforma dell'ente, che si è svolto ieri dalle 10 alle 14. File davanti ai banchi informazione delle compagnie aeree, occhi puntati ai monitor di servizio, annunci di voli ritardati dagli altoparlanti: scene desolanti che ieri si sono ripetute a lungo. E non è finita qui: gli stessi disagi potrebbero ripetersi domani quando a Linate e Malpensa si asterranno dal lavoro Cgil, Cisl, Uil, e anche il 9 e il 19 luglio, dalle 10 alle 18, per altre 16 ore di sciopero proclamate da Fp-Cigl, Fit-Cisl e Uiltrasporti di Civilavia. Lo sciopero di quattro ore ha pressoché paralizzato il traffico aereo con pesanti ritardi per decine di voli di compagnie italiane ed estere, con punte di oltre tre ore per Manchester, Budapest, Los Angeles, Tokyo, Parigi, Barcellona, Londra, Amsterdam e Siviglia. Rabbia e sconcerto tra i viaggiatori. «Appena entrata in aerostazione ho visto un gran caos e non riuscivo a capire il perché - ha detto Elena Ursitti, di Foggia, in partenza per Londra con la British -, non sapevo nulla di questo sciopero: ieri ho ritirato il biglietto presso una agenzia di viaggi, che non mi ha informato 'i quanto poteva avvenire. La comi, gnia aerea ovviamente non si assume alcuna responsabilità». La sua testimonianza è identica a quella di tanti altri viaggiatori che hanno trascorso la giornata in coda, attendendo il proprio turno davanti ai banchi informazioni per sapere quale sarebbe stata la loro sorte. Per il gruppo di dipendenti Civilavia, 1054 persone in tutto, circa 700 delle quali aderenti alle organizzazioni di Cgil Cisl e Uil trasporti, è stato un successo. Lo sciopero, organizzato per protestare contro la lentezza del processo di riforma dell'ente, ha funzionato, le previsioni della vigilia sono state rispettate in pieno. Con un «ma», non di poco rilievo: i disagi agli utenti, che avrebbero potuto essere limitati, hanno detto, «se solo il ministero dei Trasporti ci avesse preso sul serio e avesse annunciato lo sciopero alla popolazione invitando i viaggiatori a non presentarsi in aero- porto». Disagi che avrebbero potuto anche essere «molto più pesanti fanno notare i sindacalisti - se per esempio avessimo deciso di scioperare tra le 8 e le 12, quando è prevista la partenza della maggior parte dei vettori». Massimo Pietrantoni, segretario nazionale Fp-Cgil Civilavia ha sottolineato che «la stampa non ha messo bene in evidenza lo sciopero, nonostante la legge 146/90 che impone alle amministrazioni erogatrici di servizi pubblici di comunicare agli utenti, al¬ meno 5 giorni prima dello sciopero, i servizi garantiti durante l'astensione dal lavoro». E il sindacato dei trasporti della Cisl ha annunciato una denuncia nei confronti del ministro dei Trasporti per il mancato preavviso, almeno cinque giorni prima, della protesta di Civilavia che ha causato gravi disagi. La Fit-Cisl, ha spiegato il responsabile nazionale del settore aereo del sindacato, Claudio Genovesi, contesta il mancato rispetto della legge 146 che regola, appunto, lo sciopero nel servizio pubblico. «In questo caso afferma Genovesi - era compito del ministero dei Trasporti avvisare pubblicamente i cittadini almeno 5 giorni prima delle azioni di sciopero che potevano comportare disagi. Questo non è avvenuto causando il caos in tutti gli aeroporti italiani». Polemica la richiesta del senatore Stelio De Carolis (Ds): «In un momento in cui si parla da più parti di verifiche, rimpasti, crisi di governo, per gli utenti del servizio la cosa più affidabile è quella di modificare i vertici al ministero dei Trasporti». Protesta per quanto accaduto anche l'Assaereo, l'associazione nazionale dei Vettori ed operatori del Trasporto aereo, che rappresenta anche Alitalia e Meridiana. L'Assaereo rileva «ancora una volta, in coincidenza con l'avvio della stagione estiva, il profilarsi di imprevisti ritardi per l'utenza e pesanti penalizzazioni per i vettori nazionali estranei alle vertenze e tuttora interessati da sofferti processi di ristrutturazione» [r. cri.] La Cisl denuncia il ministero dei Trasporti «Non ha avvisato i cittadini» Domani altre agitazioni Passeggeri in attesa della fine dello sciopero ieri a Fiumicino

Persone citate: Claudio Genovesi, Elena Ursitti, Pietrantoni, Stelio De Carolis