166, nuova sigla del lusso

166, nuova sigla del lusso L'erede della 164 completa il rinnovamento della gamma: coniuga temperamento sportivo e grande comfort e sarà in vendita a fine settembre 166, nuova sigla del lusso Ecco Vammiraglia dell'Alfa Romeo TORINO. Il rinnovamento della gamma Alfa Romeo sta per completarsi. E' in arrivo la nuova ammiraglia: la 166, erede della 164. Due numeri in più nella sigla, fin pochi, si potrebbe osservare, per simboleggiare la forza, i contenuti e lo spirito che ammano questa grande berlina. Presentazione ai mass media in quel di Madrid a metà settembre, anteprima per il pubblico internazionale al Salone di Parigi alla fine dello stesso mese e, insieme, inizio delle vendite in Europa e, ovviamente, in Italia. Il lancio della 166, di cui ieri Fiat Auto, che raggruppa i marchi Alfa, Fiat e Lancia, ha anticipato i primi dati, avviene in un periodo decisamente brillante per il Biscione e corona al vertice una strategia di forte impegno, avviata da Paolo Cantarella e proseguita da Roberto Testare. In tre anni e mezzo i modelli Alfa destinati alle varie fasce di mercato sono cambiati profondamente nel design, nella tecnologia, nella filosofia progettuale, chiamata a coniugare sportività e comfort: prima le 145/146, poi lo Spider e il coupé GTV, quindi la 156. Tutta la gamma ha adottato i motori Twin Spark, la 156 ha inaugurato l'era dei moderni turbodiesel a iniezione curetta con il sistema Common Rail (Jtd nella denominazione del gruppo italiano). E la 166 porterà altre chicche tecnologiche, come un particolare tipo di cambio. I risultati di questo rinnovamento dell'Alfa si sono visti. Vendite in crescita dovunque, partendo dal timido rialzo del secondo semestre '96, rinforzato nel '97 e diventato un'onda impetuosa con l'entrata in scena della 156, Auto dell'Anno e, a conferma del giudizio dei critici, un successo travolgente di pubblico. In 7 mesi di commercializzazione sono arrivati 130 mila ordini, numero record in tutta la storia del Biscione. Così da gennaio a maggio '98 l'Alfa Romeo ha consegnato in Italia globalmente oltre 47 mila vetture, con un aumento del 39,2%. La 166 porterà la sfida dell'Alfa nel segmento E: un settore di grandi, lussuose auto, dove operano soprattutto le Case tedesche (Audi, Bmw, Mercedes). A livello europeo un settore che vale 1.180.000 unità (8,8% del mercato, in Italia 93.000 e 3,9%), ma che per contenuti e valore riveste un importante ruolo anche sul piano dell'immagine. Bene, la nuova ammiraglia si proporrà con vigore particolare, in un'ottica innovativa. Quella della sportività e del comfort al massimo livello. Dove sportività non significa come un tempo prestazioni «dure e pure», ma ben di più: temperamento brillante, comportamento stradale dinamico (senza bisogno di ricorrere per necessità all'aiuto dell'elettronica), sicurezza e piacere di guida. Il tutto unito ai requisiti oggi indispensabili in una moderna vettura, a maggior ragione se di classe elevata: silenziosità, ricchezza di dotazioni, stile. Lunga 472 cm e larga 181 (contro i 467 e 176 cm della 164), la 166 richiama nel fluido design l'immagine della 156, ma, naturalmente, offre una diversa personalità. Però, lo stile è egualmente muscoloso e intrigante, con linee pulite, due nervature sulle fiancate e sul possente cofano anteriore, dove campeggia lo scudetto Alla, che si armonizza con i proiettori allo Xenon (dimensioni contenute, grande efficienza), una parte posteriore che promette un ampio bagagliaio. «E' un'auto dicono in Alfa - che già nell'aspetto evoca robustezza e solidità. Ideata per chi ama guidare divertendosi». La foto degli interni mostra ima plancia ben assemblata e rifinita, con una ricca ma non complicata strumentazione (ci sarà pure il navigatore satellitare), comodi sedili. Nel campo della sicurezza passiva, da notare come l'airbag lato passeggero abbia un sensore che ne registra la presenza (se non c'è il sistema viene disattivato). Cinque i propulsori: uno a gasolio (2.4 Jtd e 136 Cv) e quattro a benzina (un quattro cilindri a 16 valvole di 2.0 litri Twin Spark con 155 Cv e tre V6, il 2.0 turbo con 205 Cv e i 2.5 e 3.0 24 valvole da 190 e 226 Cv). «Il 2.4 Jtd - dicono in Alfa è il nostro Diesel a iniezione diretta. Tutti i motori hanno eccellenti valori di potenza e coppia e sono al vertice delle loro categorie per tecnologia, prestazioni, affidabilità e compatibilità ambientale». Il Diesel, il 2.0 turbo e il tre litri V6 montano mi cambio a 6 marce, con la «sesta» di potenza per quelli a benzina. I due V6 aspirati sono disponibili anche nella versione con cambio automatico elettronico. «Un sistema innovativo - spiegano in Alfa -. E' lo Sportronic autoadattativo, che alla funzione manuale sequenziale aggiunge la capacità di adattarsi allo stile di guida del pilota». Un cambio da vettura sportiva. La 166 propone altre sofisticate soluzioni tecniche come le sospensioni anteriori a quadrilatero e posteriori a bracci multipli, l'impianto Abs a sensori attivi con ripartitore-elettronico della forza frenante e, comunque, due dispositivi per il controllo della trazione (Anti Slip Regulation e Traction Control System). E c'è pure un marchingegno clie modifica l'apertura della farfalla dell'acceleratore per consentire uno stile di guida supersportivo. Dodici i colori, fra cui quell'iridescente «Nuvola» che è piaciuto moltissimo sulla 156. Perla 166 ci sarà anche un'altra tinta, l'«Aurora». Un bel nome da accompagnare a questa «deb» di cui restano top secret i prezzi. Michele Fenu Un design che richiama la 156. La strumentazione offre l'airbag intelligente e il navigatore satellitare Cinque i motori: uno a gasolio e quattro a benzina che arrivano a 226 cavalli Previsti anche cambi a 6 marce '':^f':•■v-^:'::■:'^^tt■?:.;:v::';s>si:';Es m'.. U'.-^W-^Z'/:ttWWMs. Un'immagine della 166. A sinistra, un particolare degli interni della nuova ammiraglia Alfa Romeo Un'immagine della 166. A sinistra, un particolare degli interni della nuova ammiraglia Alfa Romeo

Persone citate: Anti Slip Regulation, Biscione, Michele Fenu, Paolo Cantarella, Roberto Testare, Spark, Twin Spark

Luoghi citati: Europa, Italia, Madrid, Parigi, Torino