Lisann, spunta il secondo uomo di Flavia Amabile

Lisann, spunta il secondo uomo UN GIALLO SENZA FINE Ma la gente dei paesi intorno a Camerino: «Il maniaco non esiste» Lisann, spunta il secondo uomo Avrebbe convinto il rapitore a liberarla CAMERINO (Macerata) DAL NOSTRO INVIATO La storia della piccola Lisann scomparsa e poi ritrovata misteriosamente dopo due giorni potrebbe avere un nuovo eroe. Non è il cane, il labrador che l'ha fiutata-e ha condotto fino a lei i soccorritori. Potrebbe essere un uomo, una persona di indiscussa influenza nella zona, che avrebbe convinto il sequestratore a lasciare la bambina. Il sequestratore sarebbe anche stato già controllato dagli inquirenti e poi rilasciato per l'impossibilità di procedere contro di lui per mancanza di prove. E' questa una delle ipotesi su cui sta lavorando il pra Cristina Polenzani per dipanare l'intricata matassa del giallo di Lisann. E' un'ipotesi rischiosa, difficile da portare avanti e che per il momento, in mancanza, di elementi certi di qualsiasi natura, per gli inquirenti ha lo stesso livello di probabilità di essersi verificata di altre. Sarà dunque innanzitutto il risultato delle analisi del sangue e delle feci di Lisann a fornire una base da cui ricavare qualcosa di più concreto. Sono le analisi effettuate subito dopo il suo ritrovamento e dovrebbero permettere di capire di che cosa si sia effettivamente nutrita: se di bacche o di normale cibo. Soltanto in quest'ultimo caso l'ipotesi scottante in queste ore al vaglio degli inquirenti potrebbe prendere corpo. I risultati verranno consegnati al magistrato e saranno messi agli atti. Non si sa ancora, invece, se e come avverrà l'interrogatorio di Lisann, passo molto delicato, da eseguire con la massima prudenza e cautela. Per il momento, dunque, per tutti coloro che sono impegnati nelle indagini, la parola d'ordine è: discrezione. Gli interrogatori vengono condotti non in procura, ma nelle stesse frazioni, per non suscitare allarmi o creare inutili traumi a persone che nella maggior parte dei casi hanno tra i 70 e gli 80 anni e di rado hanno abbandonato il proprio paese. I colloqui hanno interessato quasi tutti i piccoli paesi presenti su queste montagne. Si sono svolti a Teggiole, il paese da dove è scomparsa Lisann; a Statte, il paese più vicino al cespuglio dove la piccola è stata ritrovata lunedì sera; a Le Tegge, dove è stata avvistata la miste- riosa Y10 azzurro scuro, e anche a Torrione, altro centro dei paraggi. Nessuno di questi incontri ha prodotto risultati significativi: in un solo caso un vecchio si è contraddetto, ma l'equivoco è stato poi chiarito, era soltanto frutto dell'emozione. E' molto difficile, dunque, per il momento, sostenere l'ipotesi di un eventuale pedofilo, molto a proprio agio tra i boschi della zona, che avrebbe raccolto la piccola, forse approfittando della momentanea assenza della madre, oppure del disorientamento di Lisann che si era persa nel bosco. Quest'ipotesi continua, prevedendo poi l'intervento di un uomo molto ascoltato nella zona che avrebbe convinto l'uomo a lasciar andare la piccola. Si sarebbe così arrivati alla messinscena di lunedì sera, quando Lisann è stata all'improvviso ritrovata dietro un cespuglio, lungo un percorso già più volte battuto, le scarpe e i pantaloni ostenta¬ tamente abbandonati lungo il sentiero. Quest'ipotesi permetterebbe di spiegare il perfetto stato di salute di Lisann, una bambina che, secondo alcuni medici, stava persino «troppo bene». In ogni caso, se quest'ipotesi dovesse mai trovare conferma, è certo che il sequestratore non ha nemmeno sfiorato Lisann. Anzi, l'avrebbe nutrita e accudita come una figlia. A quest'ipotesi, però, si oppongono gli abitanti dei piccoli paesi della valle. «Non abbiamo mai sentito nulla del genere e non vogliamo che questa zona venga sporcata da una simile macchia. Qui a Teggiole è da escludere totalmente una simile eventualità - spiega Rainero Borgarucci, vicino di casa dei genitori di Lisann -. A Statte abitano tante persone quante le dita di una mano, due sono malate di cancro, le altre sono vecchi contadini che non hanno mai fatto male a una mosca. Quanto agli altri paesi, lo ripeto, nessuno di noi ha mai sentito dire nulla, eppure ci conosciamo tutti». Il giallo, dunque, è ancora aperto. Le indagini continuano a tutto campo in attesa di prove certe. Ieri si è appreso un nuovo elemento: il pomeriggio della scomparsa di Lisann sarebbe stata vista anche un'altra auto nei pressi della casa della piccola. Si tratterebbe di una Seat rossa, guidata da una signora anziana. Sarebbe arrivata fino al piazzale dove i genitori di Lisann hanno la loro auto e poi sarebbe tornata indietro. Sembra che alla fine di tutto, fino a questo momento la vicenda abbia prodotto almeno un risultato positivo: far cadere la barriera esistente fra i genitori di Lisann e il resto della frazione. La prova sarà una grande festa, organizzata nei prossimi giorni in onore della bambina. Per la prima volta, dopo tre anni e mezzo di vita fra quelle montagne, la piccola e i suoi genitori vi parteciperanno. Flavia Amabile «Oltre alla Y10 anche una Seat rossa passò nei pressi della casa della bambina» La piccola Lisann assieme alla madre

Persone citate: Cristina Polenzani, Rainero Borgarucci, Torrione

Luoghi citati: Camerino, Macerata, Statte