Per i figli peggio le liti del divorzio

Per i figli peggio le liti del divorzio Ricerca inglese Per i figli peggio le liti del divorzio LONDRA. Il dibattito sulla famiglia d'oggi e sul divorzio è tornato a imporsi in Gran Bretagna sull'onda di uno studio che suggerisce che i figli soffrono per i litigi dei genitori più che per la loro separazione, di cui riescono col tempo a farsi una ragione. Lo studio, ripreso ieri con risalto dalla stampa, conferma che i figli di coppie divorziate o separate hanno di solito problemi emotivi e comportamentali doppi rispetto ai figli di coppie stabili. Ma tali problemi, per lo psicologo Jan Pryor, sono in realtà da imputare allo stress procurato da dispute che spesso accompagnano la rottura dei legami di coppia. L'analisi dei dati raccolti negli ultimi 30 anni attraverso oltre 200 ricerche svolte in Gran Bretagna, sempre stando a Pryor, mostra anzi che «dopo un breve periodo» il trauma della separazione dei genitori viene superato dai ragazzi sotto i 16 anni che però «hanno difficoltà a fare i conti con i conflitti» legati alla separazione dei genitori e centrati spesso su questioni di denaro o divisioni di beni. Per Pryor, dell'Università di Auckland (Nuova Zelanda), che con Bryan Rodgers dell'Australian National University di Canberra ha analizzato i dati, gli «innegabili» problemi dei figli di divorziati non nascono dall'evento della separazione dei genitori ma da «mi processo» o «un insieme di fattori che investe la famiglia prima, durante e dopo». Secondo Jonathan Bartley, leader del Movimento per la democrazia cristiana, lo studio, basato sull'analisi comparativa delle ricerche precedenti, conferma che «non si conoscono le ricadute del divorzio nel tempo» poiché è difficile e riduttivo separare il divorzio dal contesto conflittuale che lo accompagna. Distinguere fra divorzio e conflitti di coppia è invece «fondamentale» per comprendere le esigenze dei figli, soprattutto quando questi vengono «usati come pedine» dai genitori in attrito, secondo Janet Lewis, direttrice della sezione ricerche della Fondazione Joseph Rowentree che ha commissionato lo ctudio. A una sùriile conclusione è giunto Pryor che sostiene la necessità di studi per capire meglio le dinamiche familiari, poiché «in Occidente separazioni e divorzi sono una realtà di fatto e sarebbe sciocco investire energie per cercare di porre fine alle separazioni». [Ansa]

Persone citate: Bryan Rodgers, Janet Lewis, Jonathan Bartley, Pryor

Luoghi citati: Canberra, Gran Bretagna, Londra, Nuova Zelanda