Tav, entra nell'inchiesta anche il nome di Romiti di Francesco Paolo Mattioli
Tav, entra nell'inchiesta anche il nome di Romiti L'avvocato del manager: accuse implausibili Tav, entra nell'inchiesta anche il nome di Romiti ROMA. Ci sono anche l'ex presidente della Fiat Cesare Romiti, il direttore finanziario Francesco Paolo Mattioli e Susanna Agnelli tra gli indagati nell'inchiesta romana sulla Tav. Secondo quanto si è appreso, i loro nomi sono stati iscritti in due degli oltre 10 fascicoli aperti dalla procura sulle presunte irregolarità collegate all'attività della società impegnata nella costruzione e nella gestione delle tratte ferroviarie ad alta velocità. I nomi di Romiti e di Mattioli, stando alle indiscrezioni, sono stati iscritti in un fascicolo riguardante l'erogazione, da parte della Tav alla Fiat, di 408,3 miliardi. Secondo l'ipotesi di lavoro dei pm Leonardo Frisani e Giuseppe Saieva, che sulla circostanza hanno ricevuto un rapporto della Guardia di Finanza del 4 settembre 1997, tale erogazione sarebbe avvenuta in assenza di una qualsiasi attività volta alla realizzazione delle opere previste. Immediato il commento di Franco Coppi, legale di Romiti e Mattioli. Premesso che dell'esistenza del procedimento e del suo oggetto hanno preso conoscenza solo ieri e dalla stampa, l'avvocato sottolinea l'«implausibilità» dell'accusa ipotizzata a loro carico. «In realtà - afferma Coppi - detta somma riguarda anticipi legittimamente versati e percepiti in funzione di un puntuale programma di attività regolarmente in corso e oggetto di formali accordi contrattuali». «Di ciò - conclude il legale - si potrà dare puntuale riscontro al magistrato se e quando, divenuta comunque ormai inopinatamente nota l'esistenza del procedimento, riterrà di dover contestare ufficialmente l'accusa. Contro ogni speculazione che dovesse farsi sulla base della fantastica notizia di tale ingiustificata erogazione, a ristoro dei danni conseguenti, gli interessati si riservano tutte le iniziative previste dalla legge contro gli eventuali responsabili». Per lo stesso episodio sono indagati Lorenzo Necci, Ercole Incalza, Mario Cevaro e Benedetto De Cesaris. Il fascicolo prende in esame le ipotesi di reato di falso in bilancio, truffa ed evasione fiscale. L'iscrizione del nome di Susanna Agnelli è invece collegata alle procedure seguite per la costituzione del Comitato per i nodi, avvenuta nel 1992 allo scopo di «studiare il nuovo modello della funzione ferroviaria nell'evoluzione del sistema di mobilità». Per questa vicenda, già oggetto di perquisizioni all'inizio dello scorso anno, sono indagate altre quattrocinque persone tra le quali Lorenzo Necci. In tutto sono 11 i fascicoli aperti dalla magistratura romana sulla Tav per fatti collegabili dal 1992 fino a poco tempo fa. La maggior parte dei fascicoli è basata su rapporti e informative della Guardia di Finanza e gli accertamenti sono ancora nella fase preliminare. Uno dei fascicoli al vaglio riguarda, tra gli altri, l'amministratore delegato delle Fs Giancarlo Cimoli, il suo predecessore Lorenzo Necci e l'ex presidente delle Fs Giorgio Crisci. Le indagini hanno preso spunto da presunte irregolarità nella contabilizzazione di plusvalenze, omesse fatturazioni e contabilizzazione di interessi attivi sulla progettazione. I reati ipotizzati sono il falso in bilancio, truffa e evasione fiscale. Degli undici fascicoli aperti, alcuni riguardano le consulenze. In questo contesto rientrano gli accertamenti, allo stato contro ignoti, su Nomisma e Crédit Lyonnais. H nome dell'ex amministratore della Tav Ercole Incalza è inoltre indicato in due procedimenti sui rimborsi Iva chiesti dalla Tav e sull'assegnazione di 90 miliardi di lire alla società Italfer. Il nome di Incalza, con quelli di Necci, De Cesaris e altri, compare in un altro fascicolo sull'attribuzione di 547 miliardi di lire al Consorzio «Cepav Uno». Nel contempo i magistrati romani hanno disposto l'invio alla procura di Perugia, per connessione con la vicenda che ha coinvolto l'ex pm romano Giorgio Castellucci, del procedimento relativo ai criteri seguiti per la costituzione della Tav. Nella vicenda sono citati i nomi di una decina di persone tra le quali Lorenzo Necci. [Ansa] Coppi: tutto in regola A Roma nel registro degli indagati Mattioli, Necci e Susanna Agnelli Il presidente della Rcs Cesare Romiti
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