« Altri 2 miliardi a Craxi »

« Altri 2 miliardi a Craxi » La procura: Berlusconi ha pagato anche durante Tangentopoli « Altri 2 miliardi a Craxi » Da conti esteri Fininvest MILANO. Quanti sono i miliardi che, secondo la procura, sono finiti dalla Fininvest a Bettino Craxi? L'ultimo conteggio porta la cifra a ventidue. Dalle carte depositate al tribunale emergono infatti altri due miliardi spostati nell'autunno del 1992, cioè quando lo scandalo di Tangentopoli era già cominciato da un bel pezzo. La vicenda è legata al processo All Iberian, in corso a Milano. Il pm Francesco Greco ha aggiunto la documentazione al fascicolo riguardante lo stralcio sul falso in bilancio Fininvest, cioè la parte del processo che verrà ripresa in ottobre. Una scelta dettata dalla volontà di chiudere la parte sul finanziamento illecito, arrivata ormai alle ultime battute: la sentenza è infatti prevista per il 13 luglio. La nuova documentazione arriva direttamente dalla Svizzera, dalla rogatoria aperta sul conto «Ampio» presso la Sbs di Lugano. Si tratta di uno dei conti che la procura milanese attribuisce alla società di Silvio Berlusconi (era stato aperto nel '91 da Giuseppino Scabini, cassiere capo della Fininvest) e che sono stati scoperti nell'ambito dell'inchiesta per corruzione contro l'ex capo dei gip Renato Squillante ed altri magistrati romani. Indagato di rilievo nell'inchiesta (oltre allo stesso Berlusconi) è l'ex ministro e parlamentare di Forza Italia Cesare Previti. A lui arrivano 5 miliardi e 700 milioni: passano dal conto Ampio ad un altro conto, sempre in Svizzera, chiamato Mercier. Previti ne ammette la disponibilità ma si è sempre difeso sostenendo che dalla Fininvest riceveva soldi per le sue prestazioni professionali di avvocato; secondo la procura aveva una destinazione ben diversa, prova- ta dalla coincidenza di date con equivalenti accrediti sui conti dei magistrati romani. E' comunque tra le carte di Ampio che i magistrati trovano gli estremi di un addebito di due miliardi, datato 23 ottobre 1992. Ai motivi di pagamento si legge «corn grain» (chicco di granturco) e il destinatario è Northern Holdings: cioè uno dei conti definiti «di transito» e attribuito a Bettino Craxi. Da questo conto in Svizzera, secondo la ricostruzione della procura, i soldi sono poi finiti in casse occulte in Estremo Oriente. Northern Holdings è uno dei primi tasselli scoperti dai magistrati tramite l'amico d'infanzia e prestanome di Craxi, Giorgio Tradati. Ed è indagando sui conti intestati a Tradati (cui subentrò poi Maurizio Raggio) che vennero trovate le tracce di uno strano passaggio di denaro. Strano perché, per la prima e unica volta nella storia di Tangentopoli, una parte del denaro venne restituita al mittente: arrivarono quindici miliardi e cinque furono rimandati indietro. Il mittente era la società All Iberian che - la procura lo scoprì poi - portava alla Fininvest. E dei cinque miliardi restituiti ci sarebbe traccia proprio in un altro passaggio di denaro (nell'ottobre '91) tra Ampio e Northern Holdings. I quindici (poi dieci miliardi) da All Iberian a Craxi portano all'incriminazione di Silvio Berlusconi, di Craxi e di alcuni manager Fininvest per illecito finanziamento ai partiti (per Berlusconi e i manager c'è pure l'accusa di falso in bilancio). La ricostruzione della procura viene subito contestata dalla Fininvest che definisce All Iberian una «società di servizi» utilizzata per «transazioni commerciali»; in particolare i quindici (dieci) miliardi dovevano servire a pagare diritti televisivi al produttore Tareq Ben Ammar, il quale a sua volta tira in ballo Zwair Al Kateeb (l'«egiziano strano strano» già comparso al processo Cusani). E di «operazioni tra soggetti esteri, di interesse arabo palestinese» parla pure Craxi. Mentre il processo è in corso, però, si intreccia l'inchiesta sui giudici romani con la scoperta di nuovi conti esteri attribuiti a Fininvest: si trovano altri passaggi di denaro e i miliardi per Craxi salgono a venti. Adessso a ventidue, [s. mar.] La novità dalle carte svizzere La sentenza attesa il 13 luglio Da quel deposito i soldi sarebbero poi finiti in Estremo Oriente Il leader del Polo Silvio Berlusconi

Luoghi citati: Estremo Oriente, Lugano, Milano, Svizzera