Caro Satana, scusa. Tuo Belzebù di Raffaella Silipo

Caro Satana, scusa. Tuo Belzebù Lettera semiseria del senatore Andreotti al signore degli inferi Caro Satana, scusa. Tuo Belzebù CARO Satana, scusa se troppe volte ti ho mandato i miei antagonisti. Spero non resterai disoccupato, come vorrebbero questi irriguardosi teologi ultramoderni. Certo, se si scoprisse che sei davvero un'invenzione, forse la smetterebbero anche di prendere in giro me. Tuo Belzebù». Non ha corna, piede di capra e forcone, ma gobba e orecchie puntute, 0 diavolo che scrive questa missiva al signore degli Inferi sul primo numero del mensile «Lettere» (Pineider). Eppure Giulio Andreotti, 1'«eterno Giulio» come amavano chiamarlo i cronisti parlamentari, è ormai entrato a pieno diritto nell'iconografia demoniaca italiana. Altro che Hieronymus Bosch. Il nomignolo è opera di Craxi e risale a' 31 maggio 1981, quando scoppia lo scandalo P2 e sull'ovanti.' esce un editoriale intitolato «Belfagor e Belzebù». Belfagor è chiamato con nome e cognome, Licio Gelli, definito «segretario generale di Belzebù», Andreotti appunto, benché non nominato apertamente. Da allora il soDrannome rimane, ac- cettato con apparente indifferenza e distacco, come qualsiasi attacco satirico, anche se oggi Andreotti rivela un desiderio di liberarsene: «Se poi, non si offenda, si arrivasse a concludere che davvero lei è un'invenzione, ne riporterei personalmente un beneficio. Taluni avversari, pubblici o privati, la smetterebbero finalmente di chiamarmi Beelzebub». L'esordio della missiva è nostalgico: «Caro Satana, mi devo scusare con lei, con 70 anni di ritardo... da bambino mandai al diavolo molti dei miei piccoli antagonisti. Ma era solo un modo di dire ma anche per lei le cose non vanno troppo bene...» Poi si passa al piano teologico. «Il Nuovo Testamento, con l'avvento della misericordia divina, le ha sottratto molta clientela. Ma il vero colpo le è venuto da certi cultori della nuova teologia assertori dell'inesistenza dell'Inferno. Capisce? Il suo potere di nemico di Dio è considerato invenzione di predicatori lugubri e piagnoni». Infine, il tocco elegiaco, rassegnato. «Lo so. Sembro un ingenuo pensando che lei abbia problemi di disoccupazione e di pensionamento, magari in attesa di assumere il ruolo di calumniator... Non se la prenda, il mondo contemporaneo è pieno di contraddizioni». Insomma, il diavolo non è poi così cattivo come lo dipingono. D'altronde Giannelli disegnava il demone Andreotti sulla prima pagina del Corriere con la dicitura: «Se leggete la storia, vi accorgerete che sono stato un angelo». Raffaella Silipo II senatore a vita Giulio Andreotti

Persone citate: Andreotti, Craxi, Giannelli, Giulio Andreotti, Hieronymus Bosch, Licio Gelli