IL GOVERNO DEI TRE ACROBATI di Gad Lerner

IL GOVERNO DEI TRE ACROBATI IL GOVERNO DEI TRE ACROBATI CON rammarico, ma dovremo pur riconoscere l'evidenza dei fatti: oggi questo Paese lo si può governare solo disponendo di un arco di forze che vada disinvoltamente da Fausto Bertinotti a Francesco Cossiga. La particolare cura dedicata da Prodi nel mantenere aperto un canale privilegiato con entrambi i leader guastatori della Sinistra e del Centro va forse riconsiderata non più solo come la piccola astuzia di chi tira a campare, ma ahimè come l'unico modo finora conosciuto di guidare il cammino dell'Italia. Bertinotti e Cossiga. E' fin troppo facile descriverne l'abissale distanza, ma non sarà inutile rintracciarne pure quei tratti comuni che li rendono entrambi necessari all'equilibrio di governo. Il segretario di Rifondazione comunista deve il suo successo a una capacità acrobatica di tenere insieme gli opposti, mediando tra i salotti dell'establishment dove incontra Carlo Azeglio Ciampi e le feste proletarie come quella in cui si affiancherà prossimamente a un intellettuale anarco-nichilista come Tiziano Sciavi, il geniale inventore del fumetto antagonista Dylan Dog. Il fondatore dell'Udr, a sua volta, si sforza di tenere insieme, con la medesima acrobazia e con il collante del moderatismo, ambienti tecnocratici e plebi sempre in cerca di clientela. Prodi si trova dunque in una posizione davvero poco invidiabile che lo obbliga ad esibirsi pure lui in periodici esercizi di acrobazia. L'impossibilità di governare con la barra dritta sulla linea dell'Ulivo non è infatti imputabile solo a disfunzioni di carattere istituzionale. Certo, una buona riforma elettorale e il rafforzamento del potere esecutivo gioverebbero. Ma non risol- Gad Lerner CONTINUA A PAG. 6 PRIMA COLONNA

Persone citate: Bertinotti, Carlo Azeglio Ciampi, Cossiga, Dylan Dog, Fausto Bertinotti, Francesco Cossiga, Prodi, Tiziano Sciavi

Luoghi citati: Italia