L'Italia del pallone è un libro d'oro

L'Italia del pallone è un libro d'oro Non solo Bot e monete: tra le novità editoriali del Poligrafico anche una storia del calcio da sette milioni L'Italia del pallone è un libro d'oro PROMA AGINE auree per garretti d'oro. Uscirà alla fine dell'estate il libro più prezioso 1 dell'anno. Non è un modo di dire: il suo prezzo sarà di 7 milioni di lire e sarà dedicato alla gloriosa storia del calcio italiano. La sua peculiarità sarà di avere pagine estremamente brillanti, non solo per le firme che vi campeggeranno ma, soprattutto, perché confezionato con lamine d'oro. L'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato non è nuovo a operazioni di questo genere: l'anno scorso aveva varato un tomo (fl cammino dell'uomo) che era proprio un gioiello - sempre fuor di metafora - anch'esso con pagine di metallo pregiato e quest'anno ripete l'esperimento: ha deciso di festeggiare il centenario della Federcalcio con un volumone a 24 carati. E' l'ultima novità che arriva dal celebre Istituto nato nel 1928 dall'unificazione di due colossi, ovvero dall'Officina governativa delle carte e valori di Torino e dallo stabilimento poligrafico per l'amministrazione dello Stato di Roma. Il nome «Poligrafico e Zecca» di solito si associa all'idea di una grande fucina di opere e progetti più adatti a far battere il cuore dei burocrati (con alcune eccezioni, come la stampa del «Gratta e vinci» e dei biglietti delle lotterie) che non quello dei comuni mortali. Le pubblicazioni più note dell'Istituto vanno dalla Gazzetta Ufficiale ad una marea di «carte e valori» (i francobolli, marche da bollo, passaporti, stampati di tutti i generi per i ministeri, nonché Bot, Btp e Cct). A cui si aggiunge la carta filigranata per le banconote e il conio delle monete. Però nascono anche opere d'arte dall'Istituto che ha sede a piazza Verdi a Roma (ha le sue ramificazioni nella Sipleda, Società italiana per le Edizioni d'Arte, Editalia, l'Officina carte e valori e le Cartiere Miliani di Fabriano, anch'esse società del gruppo Ipsz). Dal Poligrafico, infatti, fuoriescono una serie di lavori che in questi ultimi tempi stanno occupando in misura sempre maggiore un posto di rilievo nei programmi dell'Istituto che ha circa 5000 dipendenti e alla cui presidenza oggi siede Michele Tedeschi, proveniente dal vertice dell'Ili. Si tratta di bronzi di grande valore, coni di monete per collezionisti, bronzi, stampe d'arte. Il libro d'oro, insieme alla Bibbia di Carlo II Calvo, stampato in un numero limitato di esemplari con le sue raffinate miniature e i ritocchi d'oro zecchino, è un fiore all'occhiello per l'Istituto. Ma lo sono anche le medaglie con incastonate pietre preziose (costo dai 3 milioni in su). Dall'inizio del secolo l'Istituto Poligrafico ospita anche'una scuola di alto artigianato che negli ultimi anni ha raggiunto una fama internazionale: si lavora con lo smalto e il cesello e si confezionano medaglie artistiche. Una grande tradizione appartiene all'Editore di Stato: il primo direttore fu Giuseppe Romagnoli, noto scultore; adesso approdano alla Scuola d'arte della Medaglia studenti provenienti da tutto 3 mondo. Il capo incisore della Zecca statunitense, Elisabeth Jones, per esempio, viene proprio dalle file degli ex allievi. «Abbiamo dei bilanci in attivo con 89 miliardi di fatturato e utili da 7 miUardi prima delle imposte osserva Fausto Fontecedro, vicepresidente dell'Editalia e ammini- stratore delegato della Sipleda -. La nostra clientela è di circa 8000 amatori delle nostre medaglie o delle opere in bronzo o delle litografie di Fiume, Greco, Sassu, Turcato, Brindisi, Casorati. Per realizzare la grafica d'autore abbiamo ripristinato gli antichi torchi ottocenteschi». Nel settore artistico del Poligrafico, che sta conoscendo in questi ultimi tempi una nuova stagione, ci sono poi le varie collane che vanno dalla neonata «Europa dei popoli» in cinque volumi diretta da France¬ sco Sàbbatini e Antonio Golini ai «Cento libri per Mille anni», prestigiosa impresa guidata da Walter Pedullà che ne ha fatto l'occasione di un bilancio di quasi un millennio di letteratura italiana. «Cento grandi intellettuali antologizzano U meglio di mille anni di letteratura italiana in cento volumi di 2000-2500 cartelle - spiega il direttore -. Si tratta di cento sillogi di grandi autori, da Dante a Svevo, o antologie di generi letterari (dalla prosa scientifica agli scrittori dialettali), accompagnate da molti inediti o ri¬ scoperte all'insegna di «I classici nostri contemporanei». Sono già usciti 33 di questi volumi, l'ultimo è I-eopardi, introdotto e antologizzato da Alfredo Giuliani. Tra i prossimi vi sarà Belli di Giovanni Giudici, Pascoli di Elio Pagliarani, Metastasio di Daniele Del Giudice. Entro il 1998 arriveremo almeno a 50. Nel 2001 avremo concluso i lavori con un lieve ritardo sui tempi previsti. Con qualche accorgimento tecnico la collana potrebbe risolversi in un successo anche sul mercato dei libri. In che modo? Gratta sulle spese tipografiche, cioè riduci nel minimo possibile, e vinci. Intanto sono una bella vittoria e un'occasione di dibattito culturale i volumi già usciti». Nel frattempo sono cresciuti, arrivando alle 20003000 copie (cifre da non sottovalutare dato il costo di ogni tomo che parte dal milione 200 mila e arriva ai 2 milioni e quattro), i libri formato 30 x 40, rilegati in cuoio, che pesano circa 5 chili l'uno: si tratta di storie culturali, politiche, ambientali delle regioni d'Italia, con testi d'epoca ed elaborate incisioni. Con una tendenza che è l'esatto contrario di quel che accade nel mondo dei libri «normali», ovvero non accompagnati da una veste tipografica così sontuosa, questi volumi dedicati al Veneto e al Lazio vengono venduti molto più al Sud che al Nord. La regione che consuma più di tutte le altre questi monumenti da biblioteca è la Calabria, seguita dal Piemonte, dove le mastodontiche edizioni vanno a ruba. Mirella Serri Uscirà a fine estate un volume con pagine laminate in metallo prezioso e grandi firhie per il centenario della Figc Bilanci in attivo, un fatturato da 89 miliardi; 8000 clienti che acquistano medaglie, ;§ opere di bronzo e litografie ;§ Qui accanto, un particolare della Bibbia di Carlo II il Calvo stampata in numero limitato di esemplari dal Poligrafico; a destra, il presidente Michele Tedeschi