Falde è pronto a sfidare Tatò di Valeria Sacchi
Falde è pronto a sfidare Tatò BUSINESS E REGOLE La Sondel con la tedesca Rwe è già in corsa per la Aem di Torino Falde è pronto a sfidare Tatò «Siamo decisi a produrre energia, anche da soli» MILANO. Abbandonata la sua vocazione per l'acciaio, che oggi rappresenta non più del 35% dell'attività, con un bilancio consolidato che chiude il '97 con un utile di 78 miliardi e la controllata Sondel (energia) che cresce sia sotto il profilo dei risultati che del fatturato a ritmi superiori al 30%, il gruppo Falck si dice pronto a giocare un ruolo impegnativo nella prossima liberalizzazione del settore energia. Lo conferma il presidente Alberto Falck, che afferma: «La Sondel è piccola, ma molto decisa a crescere sia sul mercato interno che su quelli intemazionali» e aggiunge: «Abbiamo già un alleato europeo, la Rwe, che è la prima azienda elettrica tedesca, con la quale corriamo per la privatizzazione dell'Aem di Torino. Anche se va molto a rilento». Crescere, ma come? L'amministratore delegato Achille Colombo spiega: «Non escludiamo alcuna opzione, anche quella di correre soli, ne abbiamo la forza. Intanto dobbiamo completare l'investimento in Sulcis e dobbiamo trovare una situazione che ci renda competitivi, avere un'energia che sia competitiva». I soldi per investire nel settore energia si trovano, assi¬ cura ancora Falck, ma prima «è necessario che si fissino le regole del mercato e della liberalizzazione. Senza un quadro chiaro di riferimento, difficile decidere». E i rapporti con l'Enel? Dopo la grossa litigata sulle eccedenze, ricomposta dall'Authority per l'Energia, non ci sono stati più scontri. Quanto all'attivismo dell'Enel nelle joint-venture, che predispone già nuovi competitore in grado di accaparrare quote sul futuro mercato libero, Falck ammette che «è una politica che desta preoccupazione». E conclude: «Con Enel abbiamo parlato, quando sono nate queste joint-venture, ci hanno detto che, se volevamo, potevamo entrare nel gioco. Ma noi non eravamo interessati ad essere solo partner finanziari. Non siamo mai nemmeno arrivati ad una vera trattativa». Non passano due ore e arriva la precisazione dell'Enel (in puro stile Tato). «Il dottor Falck - dichiara un portavoce - non ha l'imbarazzo di scegliere il ruolo in una delle nostre joint-venture, in quanto da parte di Enel non è stata avanzata alla Sondel alcuna proposta in merito». Valeria Sacchi
Persone citate: Achille Colombo, Alberto Falck, Falck, Sulcis, Tatò
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