L'Enel privata slitta ancora

L'Enel privata slitta ancora Oggi il cda sugli oneri nucleari: il bilancio torna attivo? L'Enel privata slitta ancora Bersani: prima le tariffe TRINO. Prima di avviare la privatizzazione dell'Enel è indispensabile riequilibrare le tariffe elettriche. Lo ha affermato ieri il ministro dell'Industria Pierluigi Bersani durante la cerimonia di inaugurazione della centrale Galileo Ferraris, alla presenza del presidente della Repubblica Scalfaro. Un'affermazione accolta con evidente soddisfazione dal presidente Enel Chicco Testa che ha sottolineato come in Italia c'è chi paga poco e chi paga moltissimo. Trovare il giusto equilibrio è possibile «soprattutto se il mio amico Visco (il ministro delle Finanze, ndr) mi aiutasse a togliere di torno qualche balzello». Bersani, che ha comunque ricordato come negli ultimi due anni ci sia già stata una riduzione media delle tariffe, ha previsto l'avvio del processo di liberalizzazione del mercato elettrico per il prossimo febbraio. «A quel punto - ha aggiunto - ci saranno interessanti prospettive di benefici sia per i grandi utenti industriali che per quelli domestici». «Speriamo ha ribattuto secco Testa -. Gli ostacoli fonnali dovrebbero essere superati, quelli politici non sono di nostra competenza». Nonostante l'identità di vedute sul riordino tariffario, l'inaugurazione della prima centrale italiana a ciclo combinato gas-vapore è stata l'occasione per un chiarimento tra governo e Enel dopo le polemiche dichiarazioni dell'amministratore delegato Franco Tato che aveva lamentato lo «scippo» di 3 mila miliardi dai bilanci aziendali determinato da fattori esterni, tra i quali i provvedimenti dell'Authority. «I fattori esterni - ha replicato il ministro possono qualche volta creare problemi e altre volte portare vantaggi. Penso che all'Enel sappiano benissimo che il governo ha inte¬ resse a valorizzare l'azienda, ma anche a regolare il sistema elettrico». Bersani ha cercato di smorzare i toni della querelle. «Non c'è nessuna polemica con l'Enel» ha spiegato. Ci sono piccoli problemi che derivano dalla diversità dei punti di vista: «L'azienda vuole giustamente esaltare il proprio ruolo, che è importante e ricco di interessanti prospettive. Noi cerchiamo di dare nuove regole ad un sistema che giudichiamo sovraccarico». Tato aveva anche ammonito che il management dell'Enel non era più disponibile a «far quadrare i conti» per coprire i buchi aperti da altri. E Bersani ha replicato con un sorriso di circostanza: «Ne parleremo domani». Poi ha concluso: «Comunque noi siamo soddisfatti di come stanno procedendo le cose e di come vanno i bilanci dell'Enel». Oggi si riunisce il cda dell'Enel per riesaminare i conti dopo il «taglio» dell'Authority agli oneri nucleari. E il bilancio potrebbe tornare attivo. Franco Cottini Pierluigi Bersani ministro dell'Industria

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