Lady D e Louise, la somiglianza choc di Fiamma Nirenstein

Lady D e Louise, la somiglianza choc Lunga intervista alla baby sitter condannata per la morte di un bimbo, l'Inghilterra s'indigna Lady D e Louise, la somiglianza choc CI siamo arrivati, e per forza doveva essere così, alla beatificazione comparata fra la baby sitter assassina del neonato Matthew Eappen e Lady Diana. La Bbc dopo 48 ore di spot, manda oggi in onda una lunga intervista in cui Louise Woodward da Elton, Inghilterra, tornata in patria nonostante la condanna per omicidio colposo da parte del tribunale di Cambridge, Massachusetts, dopo una condanna di primo grado per assassinio. La ragazza due anni fa aveva rotto la testa al bambino affidato nelle sue mani; ora ci appare in un tailleur grigio di classica eleganza britannica, l'eloquio diretto e fiero, le gambe unite, l'espressione ferita, l'accusa ad un inverosimile mondo crudele: «Sono stata criminalizzata». Gli inglesi si sono offesi perché sia la positura fisica che quella psicologica della Woodward sono oltraggiosamente simili a quella dell'intervista in cui Diana raccontò le sue pene. La principessa è stata travolta in un disastro letale mentre correva a velocità folle con un suo grande amore. Di lei la folla ha forgiato un mito che sta fra: la madre perfetta, Madre Teresa, una diva cinematografica, una top-model, ima grande lady, una combattente delle libertà politiche, una moglie ideale, una birichina del sesso, una benefattrice senza pari. Roba da manicomio. Perché? Perché viviamo in un'epoca in cui la libertà della donna, la sua vorticosa e difficile definizione di sé, la sua promessa irrealizzata di un nuovo potere sono miti onnicomprensivi. Louise Woodward è l'esemplare piccolo-borghese di questa parabola fernminile e giovanilistica. I giudici l'hanno mandata a casa solo perché è giovane, perché è piagnucolosa, perché la gente l'ha sostenuta non in quanto innocente, ma perché «come si fa a tenere in prigione una ragazzina». E anche perché qui il grande sottinteso, ottimo per la società a crescita zero, è quello che nessuno vuol confessare a se stesso: e cioè che la libertà di una ragazza vale oggi molto di più di un bambino morto; più di una madre e di un padre, quindi di una famiglia, demoliti per sempre. La storia è nota. Da quella periferia di Boston dove la ragazza lavorava la metropolitana portava Louise in centro tutte le sere. Quando gli Eappen si resero conto che la aupair non riusciva ad alzarsi la mattina nell'ora in cui essi uscivano e i loro due bimbi andavano a scuola, limitarono la libera uscita alle 11 di sera. Louise divenne molto nervosa. Da qui all'ospedale dove Matthew fu ricoverato e morì a causa degli scossoni e dopo essere stato lasciato cadere dall'alto, la strada è lineare. La tesi che il trauma cranico fosse procurato da altre cause, non è stata veramente accettata. Adesso Louise, anche se lo nega, dopo il suo lieto ritorno in famiglia sembra abbia lucrato sull'omicidio vendendo l'odierna intervista a caro prezzo. Forse il paragone fra lei e Diana risulta così oltraggioso all'uomo medio da costringere tutti a prendere nota del segno dei tempi. Fiamma Nirenstein

Persone citate: Diana, Inghilterra, Louise Woodward, Madre Teresa, Woodward

Luoghi citati: Boston, Cambridge, Inghilterra, Massachusetts