GALLERIA FOGOLA DANTESCA

GALLERIA FOGOLA DANTESCA GALLERIA FOGOLA DANTESCA Il felice esordio di Luisa Albert innamorata della grande pittura VENTINOVE anni e un grande amore per la pittura, oltre che per i cavalli (e naturalmente anche per il marito): Luisa Albert, origine savoiarda, dichiara con chiarezza le sue preferenze e le sue «ascendenze»: Mazzonis (Ottavio, nel cui studio ha lavorato per quasi cinque anni), " Caravaggio, Sargent, Mantegna (per il disegno), Tiepolo, Klimt. La sua bella prima personale, presso Fògola, conferma i suoi amori e la sua bravura. Perché, amici, che cosa è l'arte senza amori? Non dovrebbe essere, l'arte della pittura, una «catena» d'amore e di ammirazione fra i pittori di ogni secolo, come sosteneva Van Gogh? Eppure oggi trovi giovani che orgogliosamente dichiarano di amare soltanto se stessi e le lo- ro, quasi sempre, immonde deiezioni: quando poi si scopre facilmente che scopiazzano dalle foto dalle riviste, dai disegni dei fumetti e dagli annunci pubblicitari. Ma morirebbero, piuttosto che dichiarare di non essere assolutamente originali. Qui invece abbiamo una vera giovane pittrice che sotto la guida di un ottimo maestro, il nostro Mazzonis appunto, ha maturato uno stile arioso, sa¬ piente, tra Caravaggio e Tiepolo, con il quale «soffiare» sulla tela armoniose nature morte, paesaggi di tutto mondo, dall'Irlanda allo Zimbawe, figure e ritratti. Di questi ritratti uno è ora in mostra anche alla galleria Davico: una ragazza dal volto straordinariamente vivo, che la Albert coglie con vera maestria, nei minimi particolari di una complessa espressività. Una mostra, questa di Nanni e Mimmo Fògola, da visitare in fretta prima che i dipinti, offerti a cifre molto oneste, scompaiano tutti nelle raccolte private di chi ha saputo capire i loro valori squisitamente pittorici. Basterebbe osservare con quale semplicità di mezzi Luisa Albert sa rendere le pieghe di una tovaglia, le trasparenze dei vetri, specialmente i vasetti di un azzurro miracoloso, l'ada¬ giarsi sull'oceano dei promontori irlandesi battuti dalle onde lunghe. Rispetto al suo maestro Mazzonis, mi sembra di ravvisare nell'allieva una gamma coloristica più ricca, specialmente nella fascia dei rossi e dei rosa. Il tocco è sempre leggero e non vi è alcun pericolo di «fotografismo»: molto è fatto dal vero (tutto quello che passa come «natura morta») e quanto è fatto con il promemoria di fotografie, come alcuni paesaggi esotici, è sempre trasfigurato in modi pittorici assai lontani dal trompe-l'oeil. Di professione, questa simpatica ragazza, mi sia concesso di chiamarla affettuosamente così, è anche illustratrice di libri per ragazzi, se ho capito bene: una attività che anche sul piano mentale la Albert tiene completamente separata dalla pittura: auguri, quindi, a Luisa Albert pittrice, un'altra donna che scende in campo in difesa della pittura! Nelle foto: dall'alto «Autunno», «Isole Aran», «Composizione morta». Beppi Zancan Luisa Albert Fògola, piazza Carlo Felice 19 Orario: 10-19,30; dom. 10,30-13 lunedì 15-19,30 Fino al 30 giugno ifMiP §mmmmmmmmmm ^^^^^^^^^^^^

Luoghi citati: Caravaggio, Irlanda