EROS forever

EROS forever EROS forever giovedì 25 giugno allo Stadio delle Alpi (curva Scirea, ore 21, apertura dei cancelli alle 18, ingresso 37 mila lire più diritti, prevendite abituali, organizzano Milano Concerti e Tour Eventi Produzioni in collaborazione con Radio Veronica One). Fresco sposo, polemico con colieghi «(pesanti» come Baghoni sul problema degli spazi per la musica, Ramazzotti è diventato finalmente grande e si lancia nell'arena dei Big Problems. Chissà se sarà un bene per la sua immagine pubblica? Non appena il Nostro si è addentrato nei meandri della lingua italiana discutendo animatamente questo o quell'argomento, è sempre stato un guaio. Ma lasciamo da parte i problemi sintattici e raccontiamo l'Eros Ramazzotti che tutti amano, adorano, vogliono ascoltare. Abbiamo assistito al concerto allo stadio Meazza di Milano e, credeteci, è un gran bello spettacolo. Uno show fatto di luci disegnate attorno a un palco dalla struttura metallica creato dallo stesso architetto che si occupò degli allestimenti per la festa di annessione di Hong Kong alla Cina. I due maxischermi ai lati del proscenio vi regaleranno le immagini del vostro beniamino ingrandite un sacco di volte. Insieme alla sua faccia da bravo ragazzo de bborgata, Eros apparirà ingigantito nei momenti più belli della sua vita. Ma ci sarà spazio anche per i sentimenti, e voi lo sapete bene. Allora ecco che dagli stessi maxischermi vi arriverà la faccina paffutella e dolce della piccolissima Aurora proprio mentre il papà canta la canzone a lei dedicata. Emozione. E' questo ciò che suscita Eros con le sue dolci canzoni sempre vestite da un ottimo impianto melodico musicale. Le canzonette del cantautore che ha abbandonato Roma giovanissimo per venire a cercar fortuna qui al Nord, sono facili facili, addirittura elementari. Attenzione però a non biasimarle. E' di questa elementarità, di questa facilità di linguaggio che si fanno forza i grossi nomi della nostra musica tanto, diciamolo una volta per tutte, quanto gli stranieri. Ricordiamo il testo di un cavallo di battaglia di Lionel Richie: «Say you, say me, say it together naturally»: Traduzione: «Dì te, dì me, diciamolo insieme naturalmente». La poesia è altra cosa: ebbure questa roba ha venduto milioni di dischi. Dunque, se leggiamo con attenzione i testi delle canzoni di Eros, il ragazzo in confronto a molti colleghi Usa è un Umberto Eco delle sette note. Le quasi tre ore che passerete al cospetto di Ramazzotti saranno divertenti per i fans e anche per chi, sono cose che si fanno, ha dovuto accompagnare la fidanzata innamorata de «Le cose della vita». Né dimentichiamo il piacere dell'aggregazione. Stare tra tanta gente che canta e applaude fa bene al cuore. Comunque. Luca Dondoni o delle pertura 37 mila bituali, e Tour razione n colieul proca, Ralmente dei Big ene per Non apato nei a dito o tato oo mi lla Aurora a cane suscini semmpianto zonette donato e a cero facili Atten. E' di ta faci forza i ca tan tutte, amo il glia di me, say uzione: me naa cosa: uto miggiamo anzoni onto a rto Eco rete al nno dier chi, uto acamoradimenegaziocanta e omunndoni RAMAZZOTTI FACCI SOGNASE chiudo gli occhi posso proiettal'interno delle palpebre le ultigliaia di fotogrammi di Amadeulos Formati, film in cui si ricostruiscma romanzata la vita di Mozart e in lare i suoi rapporti con Salieri, l'allopositore di corte dell'imperatore auLa scena finale è grandiosa: Salierianziano e condannato alla sedia atransita nel lungo corridoio di un opsichiatrico, attorniato da vari raptanti di un'unanimità derelitta, e agitando la mano nell'aria: «Mediocrito il mondo io vi assolvo». Salieri hafinito di raccontare il suo perfido pil'eliminazione fisica del geniale Mopiano è riuscito, Mozart è morto a trque anni, povero e senza gloria; ma aza di poco tempo Salieri si rende contpropria musica sta rapidamente scinell'oblio mentre quella di Mozarun'ammirazione crescente, e si dispchi ha velleità artistiche, come me, qudiocri di tutto il mondo io vi assolvocome un terremoto nelle viscere, è distezza indicibile, fotografa perfettamente la sensazione Q di impotenza prova al cospetto dei grandi geni: mee rabbia. Be', per fortuna le cose sobiate. La democrazia ha vinto anchegno delle arti, c'è gente che fa cantaredi persone hi tutto il mondo senza biservirsi delle dispotiche doti del genioè vendicato, i mediocri di tutto il mosolo sono andati assolti, ma possonosene dei Mozart di turno. Siamo tpersone comuni, che ci prendiamo lata rivincita sui supposti diritti deidalle muse; noi con le vocine nasaligazzi di borgata, noi che desideriamopre sposare una modella svizzera figcon una decina d'anni in meno, nodobbiamo dire alla nostra bella che lmo bene non stiamo a scegliere le paspariamo la prima cosa che ci viene itipo «Un'altra come te, neanche se lac'è», noi che faremmo carte false per Costa Azzurra su uno squalo Citroenmancare all'appuntamento con Tinanoi che vorremmo invitare tanta gensa al nostro matrimonio e soprattutstra squadra del cuore ma saremmo che i giocatori non venissero per prepgrandi impegno italiani ed europei e li. Eros ci rappresenta tutti. E la dimone che non occorre essere poi cosìper arrivare, basta impegnarsi, credstessi, avere qualche tonnellata di cuci fa sognare, ci fa sentire la nostracome meno ingiusta, perché al prossdi ruota potrebbe toccare a noi salcarrozza del successo e non scendereborioso filosofo tedesco che si chTheodor Wiesengrund Adorno ha detsegreto dell'industria culturale è abdifferenza fra la celebrità e il suo pubprende uno del pubblico e lo si piazzaalla piramide, lo si promuove star. Iballe tedesco però non è d'accordo, così la carriera artistica assomiglia ata-e-vinci. E allora? Voi, se mettesselio il disco d'oro col gratta-e-vinci,comprereste a pacchi? Io sì! Se in omfosse anche la modella svizzera... Marco Bos

Luoghi citati: Cina, Hong Kong, Milano, Roma, Usa