IL CORO DEI MORMONI

IL CORO DEI MORMONI IL CORO DEI MORMONI ON succede proprio tutti i giorni di ascoltare un coro formato da 325 cantori e certamente l'effetto risulta impressionante. Specialmente se si tratta di un gruppo di altissima qualità come il Coro del Tabernacolo Mormone di Salt Lake City. Ebbene, il complesso americano ha lasciato nei giorni scorsi lo Utah per una tournée in Europa, che tocca sette Paesi e nove città: tra queste, due sono in Italia, e precisamente Torino e Roma. Nella nostra città i cantori si esibiranno sabato 20 all'Auditorium Giovanni Agnelli del Lingotto, in un concerto che avrà inizio - attenzione! - alle ore 20. Per la cronaca, l'appuntamento romano è lunedì 22 all'Accademia di Santa Cecilia, mentre gli altri concerti sono previsti a Londra, Bruxelles, Ginevra, Marsiglia, Barcellona, Madrid e Lisbona. La vendita dei biglietti, gestita dal Coro stesso, è stata affidata ai Box Office Ricordi di tutta Italia con prezzi da 30 a 60 mila lire (la sede torinese si trova in piazzale Cln 251, telefono 543.388). Il repertorio del Coro Mormone è amplissimo ed è confluito in oltre 150 dischi, di cui 67 ancora disponibili: si tratta di opere corali religiose, canti di Natale e popolari, inni patriottici (ma al Lingotto, per assecondare il gusto italiano, si eseguiranno anche dei brani di Gershwin, Puccini e Fauré). Cinque di queste incisioni han- no ottenuto il Disco d'Oro, una il Disco di Platino e un'altra il Premio Grammy. In effetti la popolarità del complesso è immensa in America, grazie alla trasmissione radiofonica «La musica e la parola», che porta settimanalmente i suoi programmi ovunque fin dal 1929. E pensare che i componenti del Coro non ricevono alcuna retribuzione. Sono quasi tutti professionisti nei campi più svariati (uomini d'affari e medici, insegnanti e casalinghe); tre di loro sono ciechi e si avvalgono di spartiti in caratteri Braille, e non potendo vedere il direttore ricevono i segni di attacco dai cantori a loro vicini. Le trasferte hanno il carattere di un ordinatissimo esodo, con un bagaglio di oltre mille valigie che impegnano per ore gli ascensori degli alberghi. Il Coro del Tabernacolo Mormone è patrocinato dalla Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni. Ha alle spalle una storia lunghissima e gloriosa. Era infatti il luglio del 1947 quando il primo gruppo di Mormoni, dopo avere attraversato migliaia di chilometri di deserto, si stanziò nella Valle del Lago Salato. Questi pionieri furono raggiunti da altri e circa un mese dopo venne costituito il primo nucleo corale, che cantò attorno al Tabernacolo: si trattava di una rudimentale tettoia con la copertura di frasche, messa su alla bell'e meglio. La pratica corale tra coloro che seguono questa religione è normale e quotidiana, in quanto prescritta dai sacri testi: «La mia anima si diletta nel canto del cuore; sì, ma il canto dei giusti è una preghiera per me, e sarà risposto loro con una benedizione sui loro capi». Nel 1852 il Coro si trasferì nel cosiddetto Vecchio Tabernacolo, il quale ospitò presto anche l'organo fabbricato dall'australiano Joseph Ridges con legno particolare che venne trasportato da San Pedro, in California, a Salt Lake City a dorso di dodici muli. Alcune di quelle storiche e gloriose canne risuonano ancora tra le ben 11 mila 623 che costituiscono il gigantesco strumento attuale. E naturalmente anche il Tabernacolo, rispetto alle originarie modeste strutture, ha raggiunto dimensioni ragguardevoli (80 metri di lunghezza, 50 di larghezza, 26 di altezza) e offre 6500 posti a sedere. Leonardo Osella ' «i-A'-T *'* ■"'L ' .«.,»< «S.wVV-V'- ' ' •''•'1 ' "*«ì ' " ff • IL CORO DEI MORMONI // Coro del Tabernacolo Mormone in tournée in Europa WmSette 9

Persone citate: Gershwin, Giovanni Agnelli, Joseph Ridges, Leonardo Osella, Platino, Puccini, Santa Cecilia