«Troppi balzelli uccidono l'Enel»

«Troppi balzelli uccidono l'Enel» Nuova centrale a Trino. Presto una joint venture con Fiat Avio per l'energia «Troppi balzelli uccidono l'Enel» Tato: salasso da3000 miliardi TRINO. Sarà il presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro, accompagnato dal ministro dell'Industria Bersani e dal presidente Enel Chicco Testa, ad inaugurare questa mattina la centrale «Galileo Ferraris», il primo impianto a ciclo combinato dell'Enel e il più grande di questo tipo realizzato in Italia. Con un investimento di poco superiore ai mille miliardi, la centrale ha una potenza di 700 megawatt (due moduli da 350) e garantisce la produzione annua di 3 miliardi e mezzo di chilowattora, cioè il 50 per cento del fabbisogno di energia elettrica destinata a consumi domestici in Piemonte, regione in cui i consumi prò capite sono di un quarto più alti rispetto alle media nazionale. Grazie alla «Ferraris» per la prima volta la produzione interna piemontese supera quella esterna raggiungendo il 61 per cento del totale. Il nuovo impianto è a ciclo combinato, cioè l'energia elettrica viene prodotta dagli alternatori messi in movimento da due turbine alimentate a gas e da altrettante che sfruttano il vapore generato dalle precedenti. Una soluzione tecnologica che consente un rendimento superiore, investimenti contenuti e un limitato impatto ambientale per l'assenza di ossidi di zolfo e di polveri e per un basso livello di emissioni di ossidi d'azoto. La presentazione della cen- trale dedicata a Galileo Ferraris (lo scienziato vercellese che scoprì il campo magnetico rotante) è stata per l'amministratore delegato dell'Enel Franco Tato l'occasione per lanciare messaggi neppure tanto cifrati all'Authority per l'energia elettrica alla vigilia di decisioni importanti sulla strada della liberalizzazione del mercato. «La fine dei monopoli - ha detto - è una necessità fondamentale. L'Enel ha partecipato e partecipa attivamente a questo processo, ma non può assistere passivamente ai tentativi di far coincidere la fine del monopolio con la fine dell'azienda stessa». Le scelte dell'Authority han¬ no cancellato dai bilanci Enel 3 mila miliardi «e non è più possibile pretendere - ha proseguito Tato - che il nostro management riesca a "far tornare i conti" come ha fatto finora». Tra i costi non governabili dall'Ente elettrico, Tato ha citato il mix combustibili che per l'Italia è composto da olio per il 61 per cento, metano per il 25 e carbone per il 14. «Deve essere chiaro - ha commentato Tato - che pretendere di essere competitivi usando olio e metano nei confronti di chi utilizza carbone e uranio (Germania, Gran Bretagna, Spagna e Usa) è come combattere a mani legate». Un appello per la riapertura al nucleare? «No, una sottolineatura perché le cose si sappiano: pretendiamo di essere controllati su cosa esce dalle nostre centrali, ma ciò non autorizza a predeterminare in maniera rigida e populistica anche ciò che entra». A margine Franco Tato ha annunciato la firma tra Enel e Fiat Avio della lettera d'intenti per la costituzione di una joint-venture che produrrà energia elettrica in Italia e nei Paesi «strategici» per il Gruppo torinese. «Non è ancora il momento di entrare nei dettagli - ha aggiunto -. L'obiettivo è comunque quello di arrivare in Borsa». Infine una replica decisa all'amministratore delegato di Olivetti in tema di telefonia mobile. Roberto Colaninno recentemente ha annunciato di puntare al 40 per cento della quota di mercato e di non temere affatto Wind, il terzo gestore di cui l'Enel detiene il 51 per cento del pacchetto azionario. «Stiamo lavorando - ha replicato Franco Tato - per diventare gestori di ottimi telefonini, con una buona copertura territoriale e senza le frequenti interruzioni che si registrano oggi. Quote di mercato? Non faccio previsioni - dice l'amministratore delegato dell'Enel-, saranno gli utenti a scegliere». Franco Cottini Franco Tato amministratore delegato del'Enel

Persone citate: Bersani, Chicco Testa, Ferraris, Franco Cottini, Franco Tato, Galileo Ferraris, Oscar Luigi Scalfaro, Roberto Colaninno

Luoghi citati: Germania, Gran Bretagna, Italia, Piemonte, Spagna, Trino, Usa