«Il mio italian dream» di Ugo Bertone

«Il mio italian dream» BL PERSONAGGIO «Il mio italian dream» L, TORINO «ITALIAN dream», il sogno di un emigrante di lusso, si materializza in un pomeriggio d'estate al Lingotto, il palcoscenico delle svolte più importanti del primo secolo di storia Fiat. Prende la parola, davanti agli azionisti, Paolo Fresco, avvocato, classe 1933, una vita passata a scalare, tappa dopo tappa, la salita che porta ai piani alti di un colosso multinazionale come la General Electric. Un'avventura straordinaria, in una parola «l'american dream - come esordisce Fresco, la voce piana, senza cadenze dialettali, solo un'ombra di accento anglosassone - ovvero il mito dell'uomo che si fa da sé». «Ma il mio arrivo al Lingotto come presidente - aggiunge - è il sogno dell'emigrante che dopo tanti anni torna in patria con un incarico prestigioso e importante come quello di presidente della Fiat». La prima volta di Fresco comincia così, con un'immagine, quella del «sogno», mica troppo comune nel mondo della grande finanza. Ma si capisce subito che dietro al linguaggio delle emozioni, comprensibili anche per uno che da «emigrante» ha governato un colosso mondiale, ci sono la grinta e il temperamento del leader. Ugo Bertone CONTINUA A PAG. 3 PRIMA COLONNA

Persone citate: Fresco, Paolo Fresco

Luoghi citati: Torino