«Questa vittoria mi aiuterà a dire a casa che sono omosex»

«Questa vittoria mi aiuterà a dire a casa che sono omosex» Eletto mister gay Italia '98 «Questa vittoria mi aiuterà a dire a casa che sono omosex» Pasquale Marco Rignanese BERGAMO. Ha gli occhi lucidi come quelli di una miss quando il suo predecessore, un siculo con la faccia da surfista californiano, gli consegna la fascia tra l'ovazione del popolo omosex. Manca solo la mamma a commuoversi dietro le quinte e poi sembrerebbe di essere a Salsomaggiore. Ma qui, per l'elezione di Mister Gay d'Italia, di genitori trepidanti non se ne vedono proprio. Anzi, confessa il vincitore della seconda edizione, Pasquale Marco Rignanese, 25 anni, foggiano trapiantato a Pisa, «i miei non lo sanno ancora che sono omosessuale. Lo leggeranno domani sui giornali, chissà che casino. Ma se mi vogliono bene devono accettarmi come sono». Biondo, pizzetto ossigenato, sorriso da pubblicità e un impiego da ragioniere in una ditta di pellame, Rignanese ha sbaragliato i venti pretendenti al trono giunti venerdì sera da tutta Italia al Nite Lite Club di Bergamo, cattolicissima città che scopre di avere un elevato numero t|Ì omosessuali e che vanta persino un consigliere comunale gay. Sotto l'occhio vigile della giuria, capeggiata dal presidente onorario dell'Arcigay Franco Grillini, impegnato ad aguzzare lo sguardo dietro le lenti spesse come fondi di bottiglia, i concorrenti si sono dati battaglia a suon di sfilate: una in jeans attillati e sdruciti, una con orripilanti perizoma maculati e una in aderentissimi boxer, tutte comunque rigorosamente a torso nudo, per la gioia dei duecento e passa spettatori (e spettatrici). Niente sculettamenti, pochi i bicipiti anabolizzati, molta l'autoironia ma anche la serietà da vera e propria gara di bellezza. Anche le bugie sono da concorso di Miss Italia: speri di vincere? Sì, anche se l'importante è partecipare, sono qui solo per gioco. Hai il fidanzato? No, non ho ancora trovato la persona giusta. Preferisci un uomo bello e stupido o brutto e intelligente? La seconda che hai detto. A mezzanotte, come un'anti-Cenerentola, compare anche l'annunciatissima madrina della serata, Marina Ripa di Meana, splendida in un completo giacca lunga-pantalone nero e con un anellone grosso come uno scudo Masai. Che ci fa qui, contessa? «E' un fatto di costume che mi incuriosisce - risponde Marina Ripa di Meana una manifestazione come questa è importante, soprattutto in questo Paese conformista. I gay sono gli unici ad avere portato un punto di rottura in quest'Italia bacchettona dell'Ulivo,'con il primo ministro che sembra un sacrestano e il leader della sinistra un questurino. Io sto con loro». [s. s.] Pasquale Marco Rignanese

Persone citate: Biondo, Franco Grillini, Marco Rignanese, Marina Ripa, Masai, Nite, Rignanese

Luoghi citati: Bergamo, Italia, Meana, Pisa