Il no al divorzio gli costa la vita di Anna Langone

Il no al divorzio gli costa la vita Foggia: ucciso dalla moglie dopo l'ultima lite sulla separazione Il no al divorzio gli costa la vita L'omicidio davanti al figlio di 12 anni Il vescovo: è la crisi della famiglia FOGGIA. Un marito violento, le liti, le botte, le pratiche per il divorzio ormai avviate: è il retroscena dell'omicidio avvenuto ieri mattina in una villetta alla periferia di Foggia. Anna Guida, una casalinga di 40 anni, ha ucciso con un colpo di pistola alla nuca il marito Aldo Pitullo, di 44 anni. Al momento dell'omicidio in casa c'era anche il figlio maggiore della coppia, un bambino di 12 anni; la sorellina di 4 anni era all'asilo. Secondo una prima ricostruzione della polizia, la donna ha sparato in preda all'ira, con la calibro 38 del marito, durante l'ennesima lite con il suo compagno. Il bambino, che era nella propria stanza, sarebbe stato richiamato dalle implorazioni di aiuto della mamma, assistendo così all'omicidio. E' stato l'avvocato Ernesto Torres ad avvertire, intorno alle 9,30, la polizia: «Quando sono arrivato nell'appartamento ho trovato tutto sottosopra e la donna era in uno stato pietoso, di completo choc», racconta il legale. Anna Guida si era rivolta, alcuni mesi addietro, allo studio legale Torres chiedendo informazioni sulle procedure per la separazione: «Poi non l'abbiamo più vista - racconta l'avvocato -. Pensavamo che tutto si fosse appianato». E infatti, dopo aver vissuto un paio di mesi a casa del padre, la donna era rientrata nella villetta di via Castrillo, con il marito e i due figli, ma presto sono ricominciati i dissapori, con lui che si opponeva al divorzio. «Quei due non andavano d'accordo - dice l'avvocato -. Non c'è un motivo preciso per le loro liti». Qualcuno dice però che tutto è cominciato qualche anno fa, quando la donna scoprì una relazione extraconiugale del marito. Da allora lui aveva cominciato a picchiarla, chiudendola spesso in casa. La coppia non aveva certo problemi economici: vivevano in una zona residenziale e l'uomo, a un salone dell'automobile, aveva da poco affiancato l'attività di commerciante di carni. Le testimonianze dei condomini della vii letta sono contrastanti. Nessuno ha sentito lo sparo o altri rumori sospetti. Fra loro c'è chi descrive i Pi tulio come una coppia affiatata e chi invece dice che erano molto ri servati, che la donna non parlava mai con nessuno. Di certo lui la picchiava e anche ieri Anna Guida portava ancora addosso segni di contusioni e lesioni: l'omicidio potrebbe essere giustificato dalla legittima difesa. Non a caso ieri sera, prima che la donna, rimasta per ore in stato di choc, venisse interrogata da Irene Lilliu, il giudice che conduce le indagini insieme ad Alfredo Viola, è stata sottoposta a una perizia medica. L'arcivescovo di Foggia Bovino, Giuseppe Casale, commentando il grave fatto di sangue, ha detto che quanto avvenuto mette a nudo la crisi della famiglia che si sta sfaldando sia nei rapporti tra marito e moglie, sia tra genitori e figli: «Sono molti i casi in cui manca il dialogo di coppia. Spesso ci accorgiamo di crisi all'interno di famiglie, dove il senso di coppia è sostituito da un modo di utilizzare la propria casa come un albergo. La Chiesa ha il compito di richiamare all'amore; per questo occorre una Pastorale educativa per tutte le famiglie». Anna Langone Gli investigatori arrivano davanti al palazzo dell'uxoricidio

Persone citate: Aldo Pitullo, Alfredo Viola, Anna Guida, Ernesto Torres, Giuseppe Casale, Irene Lilliu, Torres

Luoghi citati: Foggia