Il ritorno della sinistra a Praga di Tito Sansa

Il ritorno della sinistra a Praga REPUBBLBCA CECA Ma il partito di Milos Zeman dovrà cercarsi un alleato per governare il Paese Il ritorno della sinistra a Praga Sconfitti i conservatori, l'ultradestra fuori dal Parlamento &>$*PL. *: • VIENNA. Il socialdemocratico Milos Zeman, presidente del Parlamento di Praga e capo del maggiore partito di opposizione, ha vinto le elezioni politiche anticipate, conquistando (secondo i dati definitivi dello spoglio di tutti i 14.776 seggi) circa un terzo dei voti - il 32,3 per cento - degli 8 ■ v milioni di elettori della Repubblica Ceca. Al suo parti- to vanno 74 dei 200 seggi della Camera. Secondo e sconfitto è l'ex primo ministro Vàclav Klaus, capo del Partito civico democratico (conservatore), che peraltro ha ottenuto il 26,7 per cento dei voti e 64 seggi, più di quanto previsto dagli istituti di sondaggio demoscopico. Terzo è il partito del «Bertinotti boemo», il comunista Miroslav Grebenicek, che, raccogliendo i voti dei molti nostalgici, ha ottenuto l'I 1,1 per cento dei suffragi e 25 seggi. Seguono i democristiani con il 9 e 19 seggi e, buoni ultimi, gli ex klausiani dell'Unione della libertà, con l'8,6 e 18 seggi. Sono rimasti fuori, per non avere superato la barriera del 5 per cento, il Partito repubblicano del razzista e xenofobo Miroslav Sladek (e questa notizia ha fatto esplodere in un grande applauso la folla che seguiva sugli schermi della televisione la lettura dei risultati), con il 3,9 per cento, ed il Partito dei pensionati (e questa è l'unica sorpresa delle due giornate elettorali), con il 3,1 per cento. I boemi e i moravi, contrariamente a tutte le previsioni, sono andati in massa a votare, il 74 per cento, in misura superiore a due anni fa. E stando alle prime reazioni degli osservatori politici - hanno votato «abbastanza saggiamente», in direzione del bipartitismo (socialdemocratici da una parte e conservatori dall'altra), ridimensionando i piccoli partiti e - soprattutto - eliminando gli estremisti di destra. H voto «ab¬ bastanza saggio» non porta tuttavia quella chiarezza che il presidente della Repubblica Vàclav Havel aveva chiesto all'elettorato, affinché «decidesse se la Repubblica Ceca è una democrazia in senso occidentale oppure una repubblica delle banane». Il vincitore Milos Zeman, per poter governare, dovrà cercarsi un alleato. Venuti a mancargli i pensionati (ai quali alla vigilia venivano attribuiti 22-25 seggi), dovrebbe coalizzarsi con i comunisti, ma questo sembra improbabile, perché avrebbe un sapore di tradimento verso l'elettorato di centro-sinistra moderata. Rimangono i democristiani e i liberali, ma questi ultimi hanno già escluso di collaborare con i socialdemocratici. Il presidente Havel cercherà di convincerli. Se non dovesse riuscirci, la extrema ratio sarebbe un governo di minoranza, con l'appoggio esterno dei comunisti, facilmente ricattabile. Si tratta comunque di speculazioni, perché due notizie, che riguardano entrambi il socialdemocratico Milos Zeman, mettono in dubbio la possibilità che egli sia il prossimo capo del governo. La prima notizia è l'annuncio dato alla vigilia dal Presidente della Repubblica che il prossimo primo ministro «non deve necessariamente essere il capo del partito più forte». La seconda notizia.è la rivelazione fatta da una tv privata che, in una lettera riservata del presidente Havel all'ex primo ministro Klaus, il socialdemocratico aveva confidato di essere affaticato e di non voler diventare primo ministro. Montato su tutte le furie, il sanguigno Zeman ieri ha smentito, dicendo che «è roba vecchia» e che è prontissimo a governare. Ma con chi? E' la domanda alla quale nessuno a Praga è in grado di rispondere. Forse il capo dello Stato proporrà una grande coalizione, una sorta di governo di salvezza nazionale per tirare il Paese fuori dal disastro economico, col prodotto nazionale lordo diminuito dello 0,9 per cento nel solo primo trimestre di quest'anno. Ma, considerando la rivalità, che è una vera e propria inimicizia, tra Zeman e Klaus, ciò significa che in un eventuale governo di grande coalizione uno dei due dovrà abbandonare il campo. Tito Sansa Il presidente Havel aveva chiesto agli elettori di evitare una situazione da repubblica delle banane &>$*PL. *: • ■ v MIS Un bambino che ha accompagnato i nonni a votare curiosa nell'urna Milos Zeman il leader del partito social democratico vincitore alle elezioni con il 32,3 per cento dei voti

Luoghi citati: Praga, Vienna