Olio d'oliva, l' Ue fissa le quote

Olio d'oliva, l' Ue fissa le quote EUROPA VERDE Gli l Gli europarlamentari italiani votano uniti. Prodi: si rilancia l'agricoltura Olio d'oliva, l' Ue fissa le quote La riforma del settore sarà pronta in autunno STRASBURGO. La «battaglia dell'olio» a lungo combattuta tra Italia e Spagna si è conclusa con una vittoria italiana: l'Europarlamento ha approvato ieri l'introduzione di quote nazionali di produzione per l'olio d'oliva, punto centrale della riforma del settore proposta dalla Commissione europea, che dovrebbe scattare dal prossimo ottobre. Gli eurodeputati italiani erano duramente contrastati dagli spagnoli, principali beneficiari del sistema di quota unica Ue finora in vigore, a danno principalmente dei produttori di casa nostra. Vano anche l'ultimo tentativo della lobby spagnola, che ha provato a rinviare tutto in commissione. Il via libera degli eurodeputati dovrebbe consentire l'adozione definitiva della riforma già la settimana prossima da parte dei ministri dell'Agricoltura comunitari, e la sua entrata in vigore in autunno. La chiave di ripartizione del «quantitativo massimo garantito» fissata dalla Commissione europea assegna ai produttori italiani il 32,077% (ossia 501.172 tonnelate delle 1.562.400 tonnellate previste inizialmente dall'esecutivo), contro il 40,0160% ai produttori spagnoli, il 24,9% ai greci, il 2,81% ai portoghesi e lo 0,1962% ai francesi. Per iniziativa dei deputati italiani di tutti i gruppi politici, il Parlamento europeo ha anche previsto che se in un Paese per un anno la produzione è inferiore alla quota nazionale garantita, la differenza venga riportata sulla quota dell'anno seguente e non assegnata agli altri Stati produttori. L'Europarlamento ha inoltre proposto di aumentare il quantitativo massimo garantito annuale per l'olio d'oliva in tutta l'Ue da 1.562.400 tonnellate a 1.800.000 tonnellate. Soddisfatto il ministro delle Politiche agricole Michele Finto: «Un successo, ottenuto grazie al¬ la determinazione del gruppo italiano». Giudizio positivo anche dal presidente del Consiglio Prodi: «E' una decisione che corona lo sforzo fatto dal governo per promuovere il rilancio e lo sviluppo dell'agricoltura italiana». In vista, dunque, una schiarita per il mercato comune dell'olio d'oliva: il Parlamento europeo ha infatti votato il parere sulla riforma dell'Organizzazione Comune di Mercato (Ocm). Si tratta di un pacchetto di misure ponte, in attesa dell'entrata in vigore della riforma. Il parere del Parlamento europeo spiana la strada al Consiglio dei ministri dell'Agricoltura dell'Unione europea che potrebbe prendere la decisione finale nella riunione che inizierà lunedì pomeriggio a Lussemburgo. Per la Confederazione italiana agricoltori, la proposta di riforma è un «risultato positivo», ma «sono possibili ulteriori miglioramenti», [r. e. s.]

Persone citate: Europa Verde

Luoghi citati: Comune Di Mercato, Italia, Lussemburgo, Ocm, Spagna, Strasburgo