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Blocco Gm preoccupa Bill Clinton Centomila a casa Blocco Gm preoccupa Bill Clinton NEW YORK. Coir.''«fino a farsi sentire le conseguente dello sciopero alla General Motors. I primi contraccolpi sono arrivati anche su altri settori dell'economia Usa, come la distribuzione e il settore vendite. Con il blocco totale della produzione di veicoli Gm previsto per la prossima settimana, i rivenditori nordamericani potrebbero trovarsi senza rifornimenti per tutta l'estate. Secondo le ultime statistiche, infatti, il primo maggio le scorte di vetture sarebbero state sufficienti solo per 54 giorni, e quelle di fuoristrada per 62 giorni. Anche il Presidente Bill Clinton si è detto «molto preoccupato» e giovedì ha chiesto al segretario del Dipartimento del Lavoro Alexis Herman di tenere sotto controllo gli effetti dello sciopero. Secondo Herman, il blocco alla Casa di Detroit avrebbe contribuito all'aumento delle richieste di sussidi-disoccupazione, che nell'ultima settimana hanno toccato quota 327 mila, con un aumento di 13 mila richieste rispetto alla settimana precedente. Secondo gli analisti, lo sciopero sta costando alla Gm circa 50 milioni di dollari (8,8 miliardi di lire) al giorno. Ma se la produzione dovesse effettivamente fermarsi, le perdite giornaliere potrebbero arrivare a 75 milioni di dollari. E se lo sciopero dovesse continuare fino alla metà di luglio, la produzione di oltre 250 mila veicoli sarebbe bloccata. Sono già 100 mila i dipendenti Gm temporaneamente senza lavoro. Lo sciopero dei 9200 lavoratori di due stabilimenti di Flint (Michigan) ha finora causato lo stallo di 88.800 operai, nonché la chiusura di 21 fabbriche di assemblaggio e 88 di produzione componenti, bloccando così la produzione totale di veicoli Gm del 90% (20 mila unità al giorno). Gli analisti prevedono che la Casa auto stia per chiudere tutti i 29 stabilimenti di assemblaggio in Usa, Canada e Messico per mancanza di parti. Lo sciopero - che è già costato alla Gm perdite per 200 milioni di dollari (circa 350 miliardi di lire) in profitti nel secondo trimestre - potrebbe proseguire tutta l'estate, paralizzando irreparabilmente il primo produttore mondiale di auto. [Ansa]